A La Rochelle, in Francia, ci sono stati scontri violenti tra la polizia e i manifestanti durante una protesta ambientalista
Sabato a La Rochelle, sulla costa ovest della Francia, c’è stata una manifestazione di circa 6mila persone contro la costruzione di un grande bacino idrico che, se completato, fornirà l’acqua per irrigare i campi di molte grandi aziende agricole della zona. La polizia, che in questi giorni in Francia è in particolare allerta per via dell’imminente inizio delle Olimpiadi, a Parigi, ha represso la protesta sparando gas lacrimogeni e colpendo i manifestanti con getti di idrante dopo che una piccola percentuale di loro aveva distrutto alcune vetrine e vandalizzato fermate dell’autobus nel centro della città. Il procuratore di La Rochelle, Arnaud Laraize, ha detto che negli scontri sono stati feriti cinque manifestanti e quattro poliziotti.
Negli ultimi anni la Francia ha subìto varie ondate di siccità, e l’utilizzo delle risorse idriche a disposizione è un tema politico. I manifestanti ritengono che la costruzione di serbatoi, che vengono riempiti d’inverno (quando le falde acquifere sono meno sotto pressione) per essere usati per l’irrigazione dei campi in estate, avvantaggiano solo i grandi agricoltori a scapito delle attività più piccole e dell’ambiente, soprattutto perché i prodotti delle aziende agricole che ne beneficeranno sono pensati in larga parte per l’esportazione all’estero. Ciononostante, al momento ci sono decine di bacini idrici di questo tipo in via di costruzione nel paese, il che ha già portato in passato a proteste simili: l’anno scorso a Sainte-Soline, a circa 90 chilometri da La Rochelle, sono stati feriti 200 manifestanti, due dei quali sono andati in coma. Sono stati feriti anche 47 poliziotti e 3 giornalisti.
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