Cina e Filippine hanno raggiunto un accordo su un atollo nel mar Cinese Meridionale conteso da decenni
Domenica le Filippine hanno detto di aver raggiunto un accordo con la Cina che dovrebbe porre fine agli scontri fra le due nazioni per la sovranità sul Second Thomas Shoal, un atollo nel mar Cinese Meridionale che la Cina rivendica ma che dal 1999 è occupato dalle Filippine con il relitto di una nave della Marina, chiamata Sierra Madre, che viene usata dal governo per reclamare la propria sovranità su quel tratto di mare. Il testo dell’accordo non è ancora noto, ma secondo quanto riportato da Associated Press, che ha parlato con due funzionari filippini rimasti anonimi, dovrebbe riguardare i rifornimenti che il governo filippino può inviare sull’atollo; avrà comunque una durata temporanea e non implica alcun riconoscimento di sovranità sull’atollo, che è il principale punto di scontro tra i due paesi.
Lunedì, comunque, il ministero degli Esteri delle Filippine ha fatto sapere che continuerà a rivendicare i propri diritti sull’atollo: non è chiaro quindi quanto l’accordo raggiunto porrà effettivamente fine agli scontri che ci sono stati finora.
Nonostante vada avanti da anni negli ultimi mesi il confronto era diventato più acceso e intenso e aveva coinvolto anche gli Stati Uniti, legati alle Filippine da un trattato di reciproca difesa che si applicherebbe anche in caso di attacchi stranieri contro le imbarcazioni filippine. Nell’ultimo mese la Cina aveva usato più volte cannoni ad acqua e manovre di blocco per impedire che cibo e altri rifornimenti raggiungessero il personale della Marina filippina che vive sulla Sierra Madre per impedire che la Cina la rimuova. Nel peggiore degli scontri, lo scorso 17 giugno, le autorità cinesi a bordo di motoscafi avevano ripetutamente speronato due imbarcazioni della Marina filippina e le avevano poi sequestrate, causando diversi feriti.
– Leggi anche: Il relitto di una nave sta facendo litigare Cina e Filippine