Nel Regno Unito a circa 5.500 detenuti sarà concessa la libertà vigilata per diminuire l’affollamento delle carceri

La foto di un agente all'interno del penitenziario di Berwyn, nel Galles settentrionale (Dan Kitwood/Getty Images)
Un agente all'interno del penitenziario di Berwyn, nel Galles settentrionale (Dan Kitwood/Getty Images)

Saranno circa 5.500 i detenuti che verranno rilasciati in anticipo in Inghilterra e Galles, in seguito al provvedimento annunciato lo scorso 12 luglio dal nuovo governo di Keir Starmer per evitare il sovraffollamento delle carceri.

A partire da settembre i detenuti che avranno già scontato almeno il 40 per cento della propria pena carceraria (e non più il 50 per cento, come previsto dalle regole attuali) potranno usufruire di alcune forme di libertà vigilata, e potranno quindi lasciare il carcere. Saranno comunque escluse le persone condannate per alcune categorie di crimini violenti, violenze sessuali, stalking e violenze domestiche.

La ministra della Giustizia Shabana Mahmood ha detto che si tratta di una misura di emergenza e che il piano verrà rivalutato tra 18 mesi, una volta che la situazione nelle carceri si sarà stabilizzata. Da mesi le prigioni inglesi e gallesi sono molto vicine al massimo della loro capienza e l’attuale governo ha accusato il precedente, guidato dal primo ministro Conservatore Rishi Sunak, di non essere intervenuto in tempo. Il Guardian aveva recentemente rivelato che Sunak ricevette un avvertimento sulla gravità della situazione da parte di alcuni funzionari pubblici il 15 maggio scorso, una settimana prima di indire le elezioni anticipate poi perse nettamente contro i Laburisti di Starmer.