La Commissione Europea non ha diffuso abbastanza informazioni sui contratti per i vaccini contro il Covid-19, per la Corte di giustizia dell’UE

Un'aula della Corte di giustizia dell'Unione Europea (AP Photo/Sylvain Plazy)
Un'aula della Corte di giustizia dell'Unione Europea (AP Photo/Sylvain Plazy)

Secondo la Corte di giustizia dell’Unione Europea (ECJ), il tribunale dell’Unione che si occupa del rispetto delle norme e dei trattati europei, la Commissione Europea ha trattenuto in modo illegittimo alcune informazioni sui contratti che aveva stipulato con le aziende farmaceutiche che avevano prodotto i vaccini contro il Covid-19. Le informazioni in questione riguardano gli eventuali rimborsi da pagare nel caso in cui i vaccini fossero stati difettosi, e l’identità delle persone coinvolte nei negoziati. La Corte ha annullato parzialmente alcuni provvedimenti della Commissione, che potrà ricorrere in appello contro la decisione.

Fra il 2020 e il 2021 la Commissione Europea aveva stipulato con alcune aziende contratti dal valore di circa 2,7 miliardi di euro per ottenere un miliardo di dosi di vaccini. Nel 2021 alcuni europarlamentari avevano richiesto accesso ai contratti fra la Commissione e le aziende farmaceutiche. La Commissione ne aveva pubblicato una versione da cui però erano stati oscurati alcuni passaggi in cui si specificavano i criteri in base ai quali sarebbe stata la Commissione stessa a farsi carico di eventuali risarcimenti al posto delle aziende farmaceutiche, e quelli in cui erano elencate le persone coinvolte nei negoziati. Un gruppo di europarlamentari e cittadini aveva presentato un ricorso contro queste modifiche.

La Corte di giustizia ha trovato insufficienti le motivazioni date dalla Commissione per l’oscuramento dei criteri di rimborso, e ha stabilito che l’identità dei negoziatori è un’informazione di pubblico interesse, per poter accertare che non ci fossero conflitti di interesse.