Ora Mark Zuckerberg fa il figo
Negli ultimi mesi il capo di Meta ha rinnovato l'immagine nerd e ingessata con cui era conosciuto, e usa una comunicazione più spontanea
Lo scorso 4 luglio Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e capo di Meta, ha pubblicato una foto su Instagram in cui surfava in smoking tenendo una birra con una mano e una bandiera degli Stati Uniti nell’altra. Ad accompagnare il video c’era la canzone “Born in the USA” di Bruce Springsteen e la didascalia: «Happy birthday, America!». Il post ha avuto un grande successo ed è diventato virale, confermando l’evoluzione dell’immagine di Zuckerberg negli ultimi anni.
Circa due anni fa, infatti, Meta era in una situazione ben più critica, soprattutto a causa del metaverso, tecnologia su cui a partire dal 2021 il gruppo ha investito circa 46 miliardi di dollari, con pessimi risultati. All’epoca, la guida dell’azienda da parte di Zuckerberg sembrava confusa e in difficoltà anche a causa della crescente concorrenza di TikTok. Nell’ottobre del 2022, in uno dei momenti più bizzarri della sua storia recente, Meta annunciò che gli avatar virtuali degli utenti erano finalmente dotati di gambe con un tweet che fu oggetto di molte ironie perché sembrava riassumere la goffaggine e lo spaesamento dell’azienda in quel momento: «Le gambe arriveranno presto! Siete emozionati?»
Da allora la situazione del gruppo è migliorata e Zuckerberg ha cambiato stile di comunicazione, preferendo contenuti più personali e spontanei. Ad esempio, ha cominciato a condividere la sua passione per il jiu jitsu brasiliano, un’arte marziale, e ha adottato uno stile più ironico e meno ingessato. Per molti anni, infatti, Zuckerberg era stato il più rigido tra i CEO delle principali aziende tecnologiche, risultando robotico in molte interviste e nelle interrogazioni parlamentari a cui aveva dovuto partecipare.
Dal punto di vista comunicativo, Zuckerberg è stato a lungo all’opposto di Elon Musk, capo di Tesla, SpaceX e X (l’ex Twitter), che si è da sempre distinto per uno stile comunicativo diretto e impulsivo, spesso controverso. La trasformazione di Zuckerberg in un personaggio più simpatico ha alzato il livello di scontro tra i due, che hanno cominciato a bisticciare pubblicamente a distanza. Nell’estate del 2023 Musk commentò l’ennesimo post di Zuckerberg sul jiu jitsu sfidandolo apertamente a un combattimento. Zuckerberg accettò subito, rispondendo sul suo profilo Instagram con la frase «send location» (ovvero «mandami la posizione», un modo di dire per accordarsi sul luogo in cui combattere).
Il tutto avveniva nelle stesse settimane in cui Meta presentò Threads, social network di Instagram molto simile a Twitter, entrando direttamente in competizione con Musk, che da allora continua a criticare Zuckerberg. Pochi giorni fa ha inevitabilmente commentato anche il suo post dedicato al 4 luglio: «Che possa continuare a divertirsi sui suoi yacht. Io preferisco lavorare», ha scritto Musk.
La trasformazione di Zuckerberg non ha riguardato solo la sua comunicazione. In un Reel pubblicato su Instagram lo scorso aprile, ha sfoggiato una nuova pettinatura, con i capelli lunghi, e una collanina d’oro ben visibile al collo, ispirando diversi meme che giocavano con l’idea che il capo di Facebook stesse diventando “figo”. Prima di questo cambiamento di stile, Zuckerberg aveva avuto per anni una pettinatura ben diversa, con i capelli corti e una frangetta che pare fosse ispirata alle statue di Augusto, l’imperatore romano.
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Il cambiamento più significativo ha riguardato l’abbigliamento. Da tempo nella scena tecnologica e delle startup della Silicon Valley, imprenditori, programmatori e investitori indossano abiti casual che premiano la comodità, come le felpe col cappuccio e le scarpe da ginnastica. Zuckerberg punta invece sempre di più su capi di marchi di moda come Todd Snyder e Vuori, e recentemente è stato fotografato con una maglia del marchio parigino d’alta moda Balmain.
Secondo il quotidiano locale San Francisco Standard, il nuovo stile di Zuckerberg ha spinto molti imprenditori e aspiranti startupper a rivedere il proprio look, e ha creato un nuovo business per i consulenti d’immagine nella Silicon Valley, che vengono pagati tra i 300 e i 500 dollari all’ora per consigliare brand e capi ai loro clienti. Meta ha invece smentito l’utilizzo di consulenti da parte di Zuckerberg che, secondo un portavoce del gruppo, «compra quello che gli piace su Instagram» e riceve «qualche input di tanto in tanto per eventi ed occasioni ufficiali». Comunque sia, si tratta di un cambiamento notevole per una persona che nel 2014 dichiarava di indossare ogni giorno lo stesso modello di maglietta, un capo di Brunello Cucinelli, «in modo da ridurre il più possibile il numero di decisioni da prendere nel corso della giornata».
Zuckerberg non si limita a indossare nuovi capi ma ne parla spesso pubblicamente. Quando nell’ottobre del 2023 il New York Magazine pubblicò una storia sulla passione dei CEO – lui stesso incluso – per il marchio d’alta moda Loro Piana, Zuckerberg corresse personalmente la rivista su Instagram, precisando di aver indossato Buck Mason, non Loro Piana. «È comunque raffinato», aggiunse.
L’attiva partecipazione di Zuckerberg a queste discussioni sui social non è in realtà una novità, e nemmeno l’idea di festeggiare il 4 luglio ritraendosi mentre è sul surf. Nel 2021, infatti, aveva già pubblicato un video simile – anche se senza smoking né birra – e se la prese quando il New York Times definì la sua tavola un surf elettrico (si trattava in realtà di un hydrofoil, un tipo particolare di tavola da surf).
All’epoca, la risposta pubblica di Zuckerberg fece molto discutere all’interno della sua stessa azienda, soprattutto perché lo scambio avvenne poco dopo l’uscita dell’inchiesta sui cosiddetti “Facebook Files”, che dimostrò come il social aveva ignorato i pesanti effetti negativi causati dal social network sulla salute mentale dei più giovani. In una mail, rivelata recentemente a seguito di una causa intentata all’azienda, Nick Clegg, uno dei presidenti di Meta, scrisse: «Fossi in lui, non vorrei che mi chiedessero “perché, mentre la tua azienda veniva accusata di favorire il suicidio tra gli adolescenti, la tua unica dichiarazione pubblica è stata un post sul surf?”»
In un’altra mail si legge di una discussione avvenuta alla fine del 2019 tra Zuckerberg e Peter Thiel, il primo grande investitore di Facebook e personaggio influente e controverso nella Silicon Valley. I due avevano riflettuto sul futuro del mondo e il fatto che, nel giro di un decennio, l’influenza della generazione dei cosiddetti baby boomer sarebbe diminuita in favore di quella dei millennials, di cui Zuckerberg fa parte. Una prospettiva che lo convinse a cambiare approccio comunicativo «per essere più vicino ai millennials», scrisse Zuckerberg. Secondo la giornalista Katie Notopoulos, il repentino cambio d’immagine e stile comunicativo nasce proprio allora e «si può sostanzialmente vedere una linea retta tra questa mail e il suo post del 4 luglio in cui surfa in smoking».