Il grosso incendio in un deposito di rifiuti a Palmi, in Calabria

Va avanti da sabato e ha coinvolto un'area di 5mila metri quadri: è bruciata soprattutto plastica

L'incendio che si è sviluppato in un sito di stoccaggio rifiuti a Palmi, in Calabria, il 13 luglio (Vigili del Fuoco via Comune di Palmi)
L'incendio che si è sviluppato in un sito di stoccaggio rifiuti a Palmi, in Calabria, il 13 luglio (Vigili del Fuoco via Comune di Palmi)
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Sabato 13 luglio è divampato un grosso incendio in un deposito di rifiuti nel comune di Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Le operazioni per spegnere le fiamme sono andate avanti per giorni e non si sono ancora concluse: gli interventi dei vigili del fuoco e della protezione civile sono ancora in corso.

L’incendio si è sviluppato su un’area di 5mila metri quadri. È partito dal sito di Poly2Oil, un impianto di conferimento per la raccolta differenziata che raccoglie rifiuti e imballaggi e li prepara al riciclo o allo smaltimento. Non è ancora chiaro cosa lo abbia causato, ma si sa che a bruciare è stata principalmente plastica, che ha formato una grossa colonna di fumo nero visibile anche a grande distanza. Il fumo così denso ha impedito l’intervento di un canadair, che ha sorvolato l’area ma non è riuscito a sganciare l’acqua.

Poly2Oil si trova in località Pontevecchio, che si trova a nordest del centro urbano di Palmi. Il vento ha però trasportato parte dei fumi verso la città: sabato le autorità comunali hanno chiesto ai cittadini di limitare gli spostamenti, chiudere porte e finestre ed evitare di avvicinarsi allo stabilimento. Nella notte tra sabato e domenica il fumo ha iniziato a spostarsi verso l’entroterra e ha raggiunto il comune di Gioia Tauro, dove i cittadini hanno descritto l’aria come maleodorante e fastidiosa per occhi e gola. Le amministrazioni di alcuni comuni della zona, tra cui Cittanova e Rizziconi, hanno consigliato di non uscire. Al momento a Palmi l’aria risente ancora del fumo, ed è consigliato l’uso di mascherine FFP2.

Le operazioni di spegnimento sono proseguite per tutto il fine settimana con l’intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile. Dopo la parziale dispersione della nube è riuscito a intervenire anche un canadair, che sta continuando a gettare acqua sui focolai rimasti attivi.

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (Arpacal) ha acquisito e sta analizzando i dati sulla qualità dell’aria nelle zone coinvolte: lunedì i livelli non erano particolarmente preoccupanti, almeno nel comune di Palmi. Quando l’incendio sarà completamente spento l’agenzia farà dei rilievi anche sul suolo, per accertare che i fumi non abbiano causato il deposito di sostanze tossiche.