Secondo l’intelligence sudcoreana un diplomatico della Corea del Nord è scappato in Corea del Sud
Martedì l’agenzia d’intelligence sudcoreana ha fatto sapere che Ri Il-gy, diplomatico che lavorava per l’ambasciata nordcoreana a Cuba, ha interrotto i suoi rapporti con la Corea del Nord per scappare in Corea del Sud, dove vivrebbe già dallo scorso novembre. La notizia era stata data inizialmente dal quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo.
Spesso ci vogliono mesi prima che i dettagli sulle defezioni nordcoreane (ossia sulla decisione dei diplomatici nordcoreani di interrompere ogni legame con il loro paese d’origine e trasferirsi altrove) diventino di pubblico dominio, anche per via delle procedure burocratiche a cui bisogna sottoporsi. Per esempio, prima di poter godere di tutti i diritti civili e politici, in Corea del Sud i diplomatici nordcoreani che fanno defezione sono obbligati a seguire dei corsi sulla cultura, sulla società e sul sistema politico sudcoreani.
Le defezioni di cittadini nordcoreani per la Corea del Sud sono piuttosto frequenti, ed episodi di questo tipo erano già accaduti in passato con altri diplomatici. Per esempio, nel 2016 fece lo stesso Thae Yong-ho, ai tempi vice-ambasciatore nordcoreano a Londra.
Ri aveva iniziato a lavorare per il ministero degli Esteri della Corea del Nord nel 1999. Nel 2013, mentre lavorava presso l’ambasciata nordcoreana a Cuba, aveva negoziato con Panama per liberare la nave nordcoreana Chong Chon Gang, che era stata trattenuta nel paese dopo aver trasportato missili terra-aria e alcuni componenti di aerei. Per i suoi sforzi, aveva ricevuto elogi pubblici da Kim Jong Un, cioè il dittatore della Corea del Nord. In un’intervista data domenica a Chosun Ilbo, aveva detto che «ogni nordcoreano pensa almeno una volta a vivere in Corea del Sud. La disillusione nei confronti del regime nordcoreano e un futuro cupo mi hanno portato a considerare la defezione».