Il video del camionista che ha preso a cinghiate alcune persone migranti nascoste nel suo tir

È successo a Ventimiglia: l'aggressione ha coinvolto una decina di ragazze e ragazzi provenienti dall’Eritrea che cercavano di superare il confine tra Italia e Francia

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Da ieri sta circolando il video di un camionista che a Ventimiglia, in Liguria, colpisce sulla schiena con una cinghia alcune persone migranti che si erano nascoste sul suo tir e che cercavano di passare il confine italiano per entrare in Francia. Il video è stato girato all’autoporto di Ventimiglia dove sostano i  camion prima di mettersi in viaggio e coinvolge una decina di ragazze e ragazzi provenienti dall’Eritrea, secondo quanto scritto dal Secolo XIX. Secondo le ricostruzioni fatte da diversi giornali, il video è stato realizzato da un altro camionista lunedì 15 luglio.

(Attenzione: il video contiene immagini violente)

I giornali scrivono che l’uomo, che si sente parlare in francese, ha usato come arma una cinghia da carico con il terminale in acciaio, utilizzata per fissare la merce sul camion, e che sono in corso degli accertamenti da parte delle forze dell’ordine.

Secondo il Secolo XIX le persone migranti coinvolte, la sera prima dell’aggressione, erano state accolte dalla Caritas e avevano trascorso la notte in quello che viene definito «punto di accoglienza diffusa» di Ventimiglia: un piccolo centro di circa 20 posti aperto vicino alla stazione della città e che attualmente è l’unico riferimento per dare supporto medico o fornire aiuto alle persone migranti, da quando cioè il centro di accoglienza di Campo Roja è stato chiuso.

Dopo l’aggressione, secondo le ricostruzioni dei giornali, le persone migranti sarebbero tornate alla Caritas di Ventimiglia, dove avrebbero raccontato quanto successo. Al momento non ci sono maggiori informazioni sul numero delle persone migranti coinvolte nell’aggressione e sulla loro identità.  «Si tratta di persone in transito, che utilizzano qualunque mezzo per passare il confine. La notte prima avevano dormito nel Pad, il punto di accoglienza diffusa creato in città per dare assistenza a chi arriva a Ventimiglia», ha detto Christian Papini, direttore della Caritas di Ventimiglia.