Un tribunale russo ha condannato Masha Gessen, giornalista statunitense di origine russa, per aver diffuso disinformazione sull’esercito

Masha Gessen dopo aver ricevuto un premio letterario in Germania, nel dicembre del 2023 (Morris MacMatzen/Getty Images)
Masha Gessen dopo aver ricevuto un premio letterario in Germania, nel dicembre del 2023 (Morris MacMatzen/Getty Images)

Un tribunale russo ha condannato Masha Gessen, giornalista con doppia cittadinanza russa e statunitense che vive negli Stati Uniti: le accuse sono di aver diffuso quelle che il governo russo considera notizie false sull’esercito. È un reato per cui il presidente russo Vladimir Putin ha inasprito le pene all’inizio della guerra in corso, nel tentativo di controllare l’informazione e reprimere il dissenso nei confronti del regime e delle sue operazioni militari in Ucraina.

Secondo i media russi la condanna fa riferimento a un’intervista data da Gessen a un blogger russo, in cui accusa l’esercito russo di aver compiuto atrocità contro la popolazione civile di Bucha, una città in Ucraina. Gessen, che scrive principalmente per il New Yorker e il New York Times, vive negli Stati Uniti dal 2013, anche per via delle grosse limitazioni imposte dalla Russia ai diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBT+ (si identifica nel genere non binario): non rischia l’arresto a meno che non vada in Russia o in un paese con cui la Russia ha accordi per l’estradizione. Ad aprile un giornalista dell’edizione russa di Forbes, Sergei Mingazov, era stato condannato con accuse molto simili a quelle rivolte a Gessen.

Il massacro di Bucha di marzo del 2022 è stato uno dei più duri e impressionanti tra quelli compiuti dalla Russia durante l’invasione dell’Ucraina: furono uccise oltre 400 persone, per la maggior parte civili. Sulle responsabilità dell’esercito russo sono state pubblicate inchieste e prove molto circostanziate, che hanno contraddetto teorie complottiste e falsità diffuse dalla Russia, che fin da subito aveva descritto quel massacro come una montatura ucraina.