Un gesto fatto dagli insegnanti in Germania ne ricorda uno dei nazionalisti turchi
Il gesto della “volpe silenziosa” serve a chiedere il silenzio degli studenti, ma è praticamente identico a quello dei Lupi grigi: ora è stato vietato nelle scuole di Brema
Negli ultimi giorni in Germania si è discusso molto di un gesto piuttosto comune nelle scuole elementari e dell’infanzia del paese, che però casualmente è identico a un saluto diffuso fra i nazionalisti turchi, e in particolare nel gruppo estremista dei “Lupi grigi”. Fra le città tedesche a prendere i provvedimenti più decisi al riguardo c’è stata Brema, che ha vietato agli insegnanti di fare il gesto chiamato della “volpe silenziosa”, usato per chiedere agli studenti di fare silenzio.
Il gesto si fa allungando in avanti il pollice, il medio e l’anulare uniti ed estendendo verso l’alto l’indice e il mignolo. Ricorda un po’ il muso di una volpe, ma anche quello di un lupo, un animale che per i nazionalisti turchi simboleggia il proprio popolo. È quindi piuttosto diffuso fra i gruppi nazionalisti, ma in Europa è associato soprattutto a quello ultranazionalista Ulku Ocaklari, noto anche come “Lupi grigi”, a sua volta collegato a organizzazioni paramilitari di estrema destra e vicino al Partito del movimento nazionalista, euroscettico ed estremista.
Patricia Brandt, portavoce dell’ufficio scolastico di Brema, ha definito il gesto «assolutamente incompatibile» con i valori della città. Ma al di là delle considerazioni politiche Brandt ha detto anche che il gesto è datato da un punto di vista pedagogico: avrebbe un’impostazione normativa antiquata e dogmatica. Al suo posto alcune scuole hanno introdotto altri segni, oppure l’uso di strumenti musicali come i gong, per richiamare gli alunni al silenzio. La città di Brema ha una certa autonomia per quanto riguarda le sue scuole perché costituisce una regione a sé stante, che si estende sul suo territorio e su quello di Bremerhaven, il suo porto, una cinquantina di chilometri più a nord: è il più piccolo dei Länder, cioè degli stati federati tedeschi.
Il dibattito di queste settimane è iniziato dopo che il calciatore turco Merih Demiral aveva fatto il saluto del lupo dopo aver segnato durante gli ottavi di finale degli Europei maschili di calcio, che si sono tenuti in Germania. L’esultanza era stata criticata dalla ministra dell’Interno tedesca Nancy Faeser, e il calciatore era anche stato squalificato per due giornate dalla UEFA, l’ente che fra le altre cose organizza gli Europei. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan (di destra e nazionalista) aveva invece difeso il gesto di Demiral e molto criticato le dichiarazioni della ministra e la UEFA.
I Lupi grigi hanno una lunga storia di attentati dinamitardi e hanno più volte dimostrato un forte odio verso vari gruppi etnici, religiosi e nazionali: ebrei, cristiani, ma anche armeni, greci, curdi e statunitensi. In Germania il movimento conta tra i 18mila e i 20mila membri ed è considerato un gruppo estremista di destra dall’ufficio federale per la protezione della Costituzione. Nel paese vivono circa tre milioni di persone di etnia turca, che costituiscono sia la minoranza etnica più numerosa della Germania, sia la comunità turca più numerosa al di fuori della Turchia. Il gesto del lupo è vietato in Austria e in Francia, dove i Lupi grigi sono stati dichiarati illegali nel 2020, ma non in Germania.
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