Le foto e i video dei disordini prima della finale di Copa América tra Argentina e Colombia
Moltissimi tifosi hanno cercato di entrare nello stadio di Miami senza biglietto, anche dai condotti di aerazione, provocando la risposta della polizia
Nella notte italiana tra domenica e lunedì si è giocata la finale della Copa América, il torneo maschile di calcio in cui solitamente giocano le nazionali sudamericane e a cui quest’anno hanno partecipato anche Canada e Stati Uniti, il paese ospitante. La finale è stata vinta 1 a 0 dall’Argentina contro la Colombia, ma la partita è iniziata con oltre un’ora di ritardo a causa di grossi disordini avvenuti fuori dallo stadio.
La partita si è giocata all’Hard Rock Stadium di Miami, in Florida, che ha una capienza di 65.300 spettatori. Molti tifosi, soprattutto colombiani, si sono però presentati senza biglietto fuori dallo stadio, e davanti ai tornelli d’ingresso si sono accalcate decine di migliaia di persone. Alcune hanno cominciato a spingerne altre nel tentativo di superare la fila e i tornelli pur senza biglietto: nella calca alcune persone sono rimaste schiacciate e ferite (non sembra in modo grave).
Nel frattempo alcuni tifosi sono riusciti ugualmente a entrare nello stadio, superando le barriere di protezione e gli addetti alla sicurezza. Sui social network sono stati pubblicati diversi video di quello che è successo, che mostrano tra le altre cose tifosi colombiani forzare le barriere agli ingressi, arrampicarsi sulle recinzioni e sui muri delle biglietterie, e in alcuni casi entrare nello stadio attraverso i condotti di aerazione.
La polizia ha provato a rincorrere e arrestare alcune delle persone che erano entrate senza biglietto, ma alcune sono riuscite lo stesso a rimanere dentro lo stadio. Tutti gli altri tifosi che avevano un regolare biglietto hanno cominciato a entrare solo verso le 20 locali (le 2 in Italia), e la partita è cominciata verso le 21. A partita iniziata la polizia ha comunque controllato i biglietti di molte delle persone che avevano preso posto sugli spalti, ma al momento non è chiaro quanti di quelli senza biglietto siano stati trovati.
I disordini prima della finale non sono i primi in questa edizione della Copa América: dopo la semifinale tra Colombia e Uruguay (giocata a Charlotte e finita 1 a 0) c’era stata una rissa tra tifosi colombiani e uruguaiani nel settore dello stadio dove si trovavano anche le famiglie di alcuni giocatori uruguaiani. Alcuni di questi ultimi, tra cui Darwin Núñez, attaccante del Liverpool, erano saliti sugli spalti e avevano dato spintoni e pugni ai tifosi della Colombia, sostenendo che stessero mettendo in pericolo i loro familiari.
I grossi problemi di sicurezza che ci sono stati prima della finale sono piuttosto preoccupanti soprattutto perché nel 2026 gli Stati Uniti ospiteranno insieme a Canada e Messico i Mondiali, uno degli eventi sportivi più seguiti al mondo, dove per la prima volta nella storia parteciperanno 48 squadre.
In una dichiarazione congiunta Daniella Levine, sindaca della contea di Miami-Dade, e James Reyes, responsabile della sicurezza della contea, hanno commentato quanto successo dicendo che di essere «indignati da un evento che non ha precedenti», e aggiugendo che «una situazione del genere non sarebbe mai dovuto avvenire e non dovrà accadere di nuovo».