Meta ha eliminato le restrizioni agli account Facebook e Instagram di Donald Trump, che erano stati riattivati all’inizio del 2023
Venerdì Meta, la società che controlla Facebook, Instagram, Threads e WhatsApp, ha eliminato le restrizioni ancora attive sugli account Facebook e Instagram dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, oggi candidato del Partito Repubblicano alle elezioni presidenziali che si terranno a novembre. Da oltre un anno Trump era stato riammesso su questi social ma al tempo Meta aveva detto che i suoi post sarebbero stati attentamente monitorati: se Trump avesse ricominciato a sostenere ripetutamente le opinioni che l’avevano portato a essere bandito, come la messa in dubbio della legittimità del risultato delle elezioni del 2020, Meta avrebbe sospeso nuovamente gli account per un periodo che andava da un mese a due anni.
Da venerdì questo “attento monitoraggio” non è più attivo. Uno dei presidenti di Meta, Nick Clegg, ha detto in un comunicato che la sospensione di Trump era stata una «risposta a circostanze estreme e straordinarie» e che ora che Trump è di nuovo un candidato alla presidenza «crediamo che il popolo americano debba essere in grado di ascoltare entrambi i candidati alla presidenza allo stesso modo». Clegg ha specificato che i candidati dovranno comunque attenersi ai regolamenti delle piattaforme.
Trump era stato bandito a tempo indeterminato da questi social per averli usati per incoraggiare i suoi sostenitori durante l’attacco al Campidoglio, la sede del Congresso americano, il 6 gennaio 2021. Per oltre un anno Trump non aveva avuto modo di comunicare con il suo elettorato tramite i social network più comuni, inclusi YouTube e X (che al tempo era ancora chiamato Twitter) e aveva per questo fondato la piattaforma Truth Social all’inizio del 2022. A marzo del 2023 Trump era stato però riammesso sui social di Meta.
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