La nuova vecchia metropolitana di Napoli

La “Linea 6” sarà inaugurata nei prossimi giorni, ma il progetto in realtà ha più di 40 anni ed entrò in funzione brevemente tra il 2007 e il 2014 con scarsissimo successo: collegherà Fuorigrotta con piazza del Municipio

La nuova fermata di Chiaia, in un video diffuso dal canale YouTube del Comune di Napoli
La nuova fermata di Chiaia, in un video diffuso dal canale YouTube del Comune di Napoli
Caricamento player

Venerdì il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha presentato una nuova linea della metropolitana della città che sarà inaugurata martedì 16 luglio e comincerà a funzionare stabilmente dal giorno successivo. Si chiama “Linea 6”, anche se in realtà è la terza linea della città (le altre sono le Linee 1 e 2), e per il momento avrà otto stazioni, dal quartiere di Fuorigrotta a piazza del Municipio (Mostra, Augusto, Lala, Mergellina, Arco Mirelli, San Pasquale, Chiaia e Municipio).

Nonostante l’inaugurazione non è davvero così nuova: il progetto iniziale infatti risale a più di quarant’anni fa, ebbe molti rallentamenti e rimase bloccato per anni, ma portò poi all’apertura di una piccola tratta nel 2007; era però molto poco usata e finì per essere chiusa nel 2014, per permettere lavori di ampliamento che la rendessero più utile per la popolazione. Tornerà quindi in funzione dopo dieci anni con un tracciato più lungo. Il nuovo progetto è costato 833 milioni di euro.

Dalla nuova inaugurazione fino al prossimo 15 settembre la Linea 6 avrà un orario ridotto e sarà in funzione dalle 7:30 alle 15:30, un po’ per testarla ma anche perché al momento non c’è abbastanza personale per farla funzionare per più ore. L’amministrazione comunale ha fatto sapere che entro il 15 settembre gli operatori saranno un centinaio. La nuova Linea 6 incrocia la Linea 1 nella stazione di Municipio e la Linea 2 a Mergellina, e nei piani del Comune dovrà essere ampliata ulteriormente nei prossimi anni.

Fino al 2025 la frequenza prevista sarà di un treno ogni 13 minuti, dovuta anche al fatto che inizialmente sulla linea viaggeranno treni piuttosto vecchi, quelli del modello pensato negli anni Ottanta per la Linea Tranviaria Rapida (LTR), ossia il progetto iniziale che è diventato poi quello della Linea 6. Questi treni, che saranno in tutto 5, hanno comunque ricevuto interventi di ammodernamento per essere usati oggi. Tra l’estate del 2025 e il 2026 è previsto l’inserimento di 6 nuovi treni al posto di quelli del modello LTR, che nelle previsioni dovrebbero abbassare i tempi medi di attesa da 13 a 8 minuti. L’obiettivo è trasportare 7.600 persone all’ora in entrambe le direzioni.

Il primo progetto antenato della Linea 6 negli anni Ottanta in effetti non era quello di fare una metropolitana, ma una metrotranvia, cioè quel tipo di infrastrutture su rotaia su cui circolano mezzi a metà tra la metropolitana e il tram. Faceva parte dei progetti che furono avviati in Italia per i Mondiali del 1990, insieme tra gli altri alla metropolitana di Genova e alla linea gialla, o M3, della metropolitana di Milano. I lavori partirono in ritardo e fu completato in tempo per i Mondiali solo il tratto che andava da Fuorigrotta a Mergellina, ma anche quello non venne attivato per la mancanza di alcune certificazioni di sicurezza.

Negli anni Novanta il progetto venne accantonato e poi ripreso nel 1997 con l’intento di far diventare la metrotranvia una metropolitana leggera, cioè un tipo di metropolitana con treni più corti e stretti (e quindi a minore capienza) che viaggiano generalmente a una velocità un po’ inferiore rispetto a quelli di una metropolitana classica (sono esempi di metropolitane leggere la M4 e la M5 di Milano).

Nel 2007 fu infine aperta con le prime quattro fermate, da Mostra a Mergellina, ma negli anni successivi fu usata molto meno delle aspettative e il servizio peggiorò (con tempi di attesa sempre più lunghi). Durante i lavori di ampliamento della linea ci fu poi un crollo in un palazzo storico nella zona di Chiaia, e la linea venne chiusa nel 2014, in modo che venisse fatto un nuovo progetto.