Nella fabbrica tedesca di Tesla sono state rubate 65mila tazze da caffè
«Statisticamente parlando, ognuno di voi ha già cinque tazze da caffè Ikea a casa» ha detto il direttore ai dipendenti
All’ultima riunione del personale dello stabilimento di Tesla – la nota azienda di automobili elettriche il cui amministratore delegato è Elon Musk – di Grünheide, in Germania, uno dei temi di cui si è parlato è che dalla sua apertura sono scomparse 65 mila tazze da caffè. A dirlo è stato Andre Thierig, il direttore dello stabilimento che tra le altre cose si occupa di approvare l’acquisto di arredi, cancelleria e di tutto quello che serve per gli uffici, comprese le tazze.
La riunione serviva per discutere di alcune questioni sindacali importanti, ma quando Thierig ha preso la parola ha detto: «Vi darò solo una cifra. Abbiamo acquistato 65mila tazze da caffè da quando abbiamo iniziato la produzione qui. 65mila. Statisticamente parlando, ognuno di voi ha già cinque tazze da caffè Ikea a casa». La notizia è stata pubblicata dal quotidiano tedesco Handelsblatt, che ha potuto ascoltare una registrazione fatta durante la riunione.
Non si trattava di porcellane preziose, ma appunto di tazze Ikea, la nota catena svedese di arredamento, che solitamente costano molto poco. Ma i numeri sono così alti che il direttore dello stabilimento ha aggiunto (mentre i dipendenti ridevano e applaudivano, riporta Handelsblatt): «Sono davvero stanco di approvare ordini per l’acquisto di altre tazze da caffè», avvertendo che non ci saranno più tazze nelle sale caffè se i furti continueranno.
Lo stabilimento Tesla di Grünheide, il principale in Europa dell’azienda, fu aperto nel 2019 e ha circa dodicimila dipendenti. Finisce spesso sulle cronache locali, l’ultima volta per via della denuncia dei rappresentanti sindacali di «pressioni evidenti» da parte dell’azienda sui dipendenti affinché accettassero un’offerta di licenziamento volontario «allettante», come ha denunciato il rappresentante del sindacato IG Metall Jannes Bojert.
Musk qualche mese fa aveva infatti annunciato un taglio dei dipendenti in tutti gli stabilimenti Tesla del 10 per cento. A Grünheide i licenziamenti hanno riguardato per ora il 2 per cento del personale e i sindacati hanno iniziato a protestare. Durante la riunione la presidente del consiglio di fabbrica Michaela Schmitz ha però accusato il sindacato di «lasciarsi strumentalizzare dall’esterno».
Oltre a questo, due anni fa era risultato che nello stabilimento gli incidenti sul lavoro erano molto frequenti, circa tre volte quelli che avvenivano nella vicina fabbrica di Audi. Inoltre, all’annuncio della sua costruzione e pochi mesi fa del suo ampliamento, molti residenti locali e associazioni ambientaliste avevano protestato per via delle sue dimensioni e per i danni ambientali causati dalla sua costruzione. Per realizzarlo infatti sono stati disboscati alcuni chilometri quadrati di foresta, e c’è preoccupazione anche per la possibile contaminazione delle falde acquifere.