In Scozia 77 cetacei sono morti dopo essersi arenati su una spiaggia delle Orcadi
Giovedì 77 globicefali, una specie di cetacei chiamata anche “delfino pilota” o “balena pilota”, sono morti dopo essersi arenati su una spiaggia dell’isola di Sanday, nelle Orcadi, un arcipelago a nord della Scozia. Quando sono arrivati i soccorritori del British Divers Marine Life Rescue (BDMLR, una ong), circa 12 degli animali erano ancora vivi, ma sono stati in seguito soppressi perché ormai le loro condizioni erano irrecuperabili.
Del gruppo facevano parte esemplari lunghi anche sette metri. Sono al momento ignote le cause di uno spiaggiamento di proporzioni così vaste: potrebbe essere il più grave degli ultimi trent’anni in Scozia (il peggiore della storia britannica risale invece al 1927). Secondo gli esperti una causa frequente di questi episodi è la perdita dell’orientamento: può capitare che tutto il gruppo segua un esemplare malato o che venga distratto da qualcosa che ha visto nelle acque in cui sta nuotando. I globicefali vivono in gruppi di circa 50 esemplari e hanno una struttura sociale molto coesa.
Per i soccorritori è stato complicato raggiungere l’area dello spiaggiamento, la spiaggia di Tresness, per via dell’alta marea, e a causa delle condizioni della sabbia non sono riusciti a girare i cetacei per provare a mantenerli in vita. Lo Scottish Marine Animal Stranding Scheme (SMASS), un’agenzia governativa della Scozia, condurrà degli esami sui corpi per accertare le cause dello spiaggiamento. Le autorità delle Orcadi, poi, stabiliranno la modalità migliore per smaltirli.
In alcuni casi gli animali spiaggiati sono stati lasciati a decomporsi in riva al mare, in tratti di costa chiusi al pubblico. Stavolta, visti i possibili rischi sanitari e l’alto numero di esemplari, le autorità stanno valutando di interrare i resti dei cetacei in una località ancora da definire.
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