È stato sventato un piano della Russia per uccidere l’amministratore delegato di un’azienda tedesca produttrice di armi

L'amministratore delegato della Rheinmetall, Armin Papperger (al centro), insieme al cancelliere Olaf Scholz e al ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, il 12 febbraio a Unterluess
L'amministratore delegato della Rheinmetall, Armin Papperger (al centro), insieme al cancelliere Olaf Scholz e al ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, il 12 febbraio a Unterluess (David Hecker/Getty Images)

I servizi segreti statunitensi e tedeschi hanno sventato un piano organizzato dalla Russia per uccidere Armin Papperger, l’amministratore delegato della Rheinmetall, una delle principali aziende tedesche che producono armi. Secondo fonti d’intelligence sentite dai media statunitensi (il primo a dare la notizia è stato il network televisivo CNN), l’omicidio faceva parte di un piano più vasto per assassinare vari importanti dirigenti delle industrie europee che fabbricano le armi inviate all’Ucraina. Una volta scoperto il piano, i servizi segreti statunitensi hanno informato il governo tedesco, che ha messo sotto protezione Papperger.

Papperger era considerato dal governo russo un obiettivo strategico perché la Rheinmetall è la principale produttrice tedesca dei proiettili d’artiglieria con calibro da 155 millimetri, che sono una delle forniture militari più utilizzate dall’Ucraina, nonché una di quelle di cui le forze armate ucraine hanno più bisogno. L’azienda, che costruisce anche mezzi corazzati, ha investito 200 milioni di euro per aprire entro l’autunno uno stabilimento in Ucraina, dove verranno fabbricati 400 carri armati all’anno e saranno riparati quelli danneggiati in battaglia.