A chi sono intitolati i principali aeroporti italiani

Da Leonardo da Vinci a Sandro Pertini, passando per la recente aggiunta di Silvio Berlusconi, le dediche sono molte, ma raramente usate da chi viaggia

Foto di Berlusconi che scende dalle scalette di un aereo
L'allora presidente del Consiglio Berlusconi all'aeroporto di Ciampino per accogliere la giornalista Giuliana Sgrena, tornata dopo il suo sequestro in Iraq nel 2005; l'aeroporto è intitolato al militare Giovan Battista Pastine, morto nel 1916 su un dirigibile durante una battaglia della Prima guerra mondiale (ELIGIO PAONI/CONTRASTO)
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Giovedì l’aeroporto di Milano Malpensa, il secondo per traffico passeggeri dopo quello di Fiumicino a Roma, è stato ufficialmente intitolato all’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La notizia era stata anticipata nei giorni precedenti dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e aveva suscitato critiche non solo per la decisione in sé, ma anche per il modo in cui era stata presa senza consultare SEA, la società che gestisce l’aeroporto, e le altre parti coinvolte.

L’intitolazione a Berlusconi non cambierà comunque in modo significativo il nome dell’aeroporto, che manterrà l’indicazione geografica “Milano-Malpensa” con il suo codice aeroportuale (MXP) e probabilmente non cambierà nemmeno il modo in cui ci si riferisce a quella struttura. In Italia numerosi aeroporti sono stati dedicati nel tempo a personaggi storici di vario tipo, senza che questo modificasse il modo in cui vengono chiamati comunemente in base alla loro posizione geografica. La maggior parte delle persone non sa a chi siano intitolati o perlomeno non ci fa particolarmente caso.

L’aeroporto di Roma-Fiumicino è per esempio intitolato a Leonardo da Vinci dalla sua apertura avvenuta all’inizio degli anni Sessanta. Qualcuno potrebbe ricordarselo per via della grande statua che lo raffigura, posta vicino alla strada che porta all’aeroporto, ma di certo la maggior parte delle persone, se non tutte, dice «arrivo a Fiumicino», e non «arrivo al Da Vinci». Il famoso artista, scienziato e inventore simbolo del Rinascimento italiano progettò e immaginò diverse macchine volanti e si dedicò spesso allo studio delle dinamiche del volo. All’interno dell’aeroporto sono esposte anche le riproduzioni di alcune delle sue opere più famose.

Il secondo aeroporto di Milano, quello di Linate, è intitolato a Enrico Forlanini, che all’inizio del Novecento fu un pioniere del settore aeronautico: progettò e sperimentò dirigibili ed elicotteri, ma fu anche importante nello sviluppo dei primi prototipi di aliscafo, per viaggiare più velocemente sull’acqua. L’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, altro importante punto per le partenze e gli arrivi vicino a Milano, si chiama invece “il Caravaggio” in onore di Michelangelo Merisi, uno dei più importanti pittori del sedicesimo secolo e famoso per l’uso del chiaroscuro nei suoi dipinti.

L’aeroporto di Torino-Caselle è invece intitolato a Sandro Pertini, partigiano e settimo presidente della Repubblica dal 1978 al 1985. L’aeroporto di Genova-Sestri Ponente è stato chiamato Cristoforo Colombo in onore del navigatore ed esploratore che per primo intraprese la rotta atlantica che avrebbe poi portato alla scoperta e alla colonizzazione delle Americhe. L’aeroporto di Venezia è invece intitolato a un altro protagonista di viaggi ed esplorazioni: il mercante e ambasciatore Marco Polo, famoso per le relazioni dei suoi viaggi in Estremo Oriente nel tredicesimo secolo poi raccolte nel Milione.

Il principale aeroporto di Firenze è intitolato dal 1990 a un altro esploratore ancora: Amerigo Vespucci, il primo navigatore a capire che le terre scoperte nei viaggi verso Occidente sull’oceano Atlantico non erano una parte dell’Asia bensì quello che lo stesso Vespucci nel quindicesimo secolo chiamò un “nuovo mondo” e che in seguito proprio in suo onore fu chiamato America.

L’aeroporto di Bologna è intitolato al fisico e inventore Guglielmo Marconi, bolognese e famoso soprattutto per avere sviluppato e migliorato il radiotelegrafo, per la comunicazione a distanza tramite le onde radio. Per i suoi lavori, che misero le basi per lo sviluppo delle tecnologie radio, gli fu riconosciuto il premio Nobel per la fisica nel 1909, insieme al fisico tedesco Carl Ferdinand Braun.

L’aeroporto di Napoli-Capodichino, solitamente il quarto nelle classifiche annuali per traffico di passeggeri, porta il nome di Ugo Niutta dal 1921. Niutta fu tra i primi piloti di aeroplani del Servizio aeronautico dell’allora Regio Esercito e morì nell’estate del 1916 durante un combattimento aereo, nel corso della Prima guerra mondiale.

Karol Wojtyla è invece il personaggio cui è intitolato l’aeroporto di Bari-Palese, il principale della Puglia. La dedica fu fatta alla fine del 2005 a pochi mesi di distanza dalla morte di Wojtyla, uno dei personaggi più influenti della storia del Novecento, diventato papa nel 1978 come Giovanni Paolo II. L’aeroporto di Lamezia Terme, il principale della Calabria, porta invece il nome di “Sant’Eufemia” principalmente per motivi geografici, perché fu costruito nell’area pianeggiante di Sant’Eufemia a Lamezia, poco distante da Catanzaro.

A Cagliari l’aeroporto è intitolato a Mario Mameli, tenente cagliaritano dell’Aeronautica che combatté nella guerra di Etiopia a metà degli anni Trenta, portando a termine una quarantina di missioni prima di essere ucciso nel marzo del 1936 in volo. L’aeroporto di Olbia, sempre in Sardegna, ha invece il nome Costa Smeralda, per ricordare la sua collocazione geografica e il famoso tratto costiero della Gallura nella parte nord orientale della Sardegna.

L’aeroporto di Catania-Fontanarossa è intitolato dal 2007 a Vincenzo Bellini, compositore di origini catanesi e tra i più famosi operisti dell’Ottocento, celebre soprattutto per essere stato l’autore della Norma e dell’opera I puritani. L’altro principale aeroporto della Sicilia, quello di Palermo, è invece intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, i magistrati italiani protagonisti di alcune delle più importanti indagini giudiziarie sulla mafia, uccisi in due distinti attentati nel 1992. Falcone, in particolare, fu ucciso nella strage di Capaci proprio mentre stava tornando a Palermo dopo essere da poco atterrato nell’aeroporto cittadino.