Il governo britannico ha annunciato un piano per rilasciare in anticipo migliaia di detenuti, per evitare il sovraffollamento delle carceri

La prigione di Belmarsh, vicino a Londra (AP Photo/Alberto Pezzali)
La prigione di Belmarsh, vicino a Londra (AP Photo/Alberto Pezzali)

Il governo britannico ha annunciato un piano per rilasciare in anticipo ad alcune condizioni migliaia di detenuti per evitare il sovraffollamento delle carceri in Inghilterra e Galles. È uno dei primi provvedimenti significativi presi dal governo guidato da Keir Starmer, il leader del Partito Laburista, insediatosi come primo ministro dopo le elezioni della settimana scorsa.

A partire da settembre le persone che avranno già scontato almeno il 40 per cento della propria pena in carcere potranno usufruire di alcune forme di libertà vigilata: secondo le regole attuali invece per accedere a queste forme di libertà i detenuti devono aver scontato almeno il 50 per cento della pena. Il piano dovrebbe riguardare migliaia di detenuti ogni anno. Sono comunque escluse le persone condannate per alcune categorie di crimini violenti, violenze sessuali, stalking e violenze domestiche.

Da mesi le prigioni inglesi e gallesi sono molto vicine al massimo della loro capienza. Presentando il piano la nuova ministra della Giustizia, Shabana Mahmood, ha detto che le condizioni delle prigioni britanniche richiedono azioni urgenti, per evitare ciò che la ministra ha definito «un totale collasso della legge e dell’ordine». Ha anche specificato che il piano è una misura di emergenza che sarà revocata una volta diminuito il sovraffollamento delle prigioni, e che in un anno saranno assunti mille nuovi agenti di polizia penitenziaria. Per il momento però non ha detto quali misure a lungo termine intenda attuare il suo governo.

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