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  • Giovedì 11 luglio 2024

La “shortlist” del Premio Vero

I librai hanno scelto i quattro finalisti, adesso tocca ai 250 abbonati del Post: e a tutti noi che leggiamo per conoscere il mondo

(Il Post)
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I libri di Valentina Furlanetto, di Concetto Vecchio, di Paolo Pecere e di Tommaso Munari sono i finalisti del Premio Vero scelti dalle librerie indipendenti coinvolte nella prima edizione del premio. Si è conclusa così la seconda fase, che era seguita alla scelta dei sedici candidati al premio da parte del comitato promotore. La shortlist è stata annunciata oggi a Peccioli in Toscana – dove ha sede la Fondazione Peccioliper, che ha organizzato il premio assieme al Post – assieme agli autori e all’autrice. I cui libri saranno adesso affidati al giudizio di 250 abbonati del Post selezionati casualmente tra le centinaia che si erano candidati a partecipare in questo ruolo.

Il Premio Vero è dedicato ai libri di non fiction pubblicati nell’ultimo anno, ed è stato creato per promuovere e premiare il racconto della realtà e il lavoro di informazione dei lettori: un nuovo elemento del progetto del Post che da sempre cerca di accompagnare la sua produzione giornalistica alla diffusione e segnalazione di quella di altri autori, testate e iniziative di valore. Dopo la sua doppia presentazione durante i festival Testo a Firenze e Pensavo Peccioli a Peccioli, i candidati erano stati annunciati all’interno del Salone del Libro di Torino a maggio.

Concetto Vecchio, Paolo Pecere, Valentina Furlanetto e Tommaso Munari alla presentazione della shortlist a Peccioli (foto Luca Passerotti)

Cento giorni che non torno (Laterza), il libro di Furlanetto, è una storia del lavoro di Franco Basaglia e delle pazienti e dei pazienti delle strutture che si occupavano di salute mentale in Italia, scritta con grande lavoro di ricerca accurato e commosso insieme.
L’Italia dei libri (Einaudi), è il modo con cui Tommaso Munari racconta funzionamenti e peculiarità di chi “fa i libri”: con dieci storie di editori italiani, tutte speciali e ognuna diversa, piene di aneddoti e spiegazioni.
Il senso della natura (Sellerio) è, dice il suo sottotitolo, un libro di “sentieri per la Terra” in cui l’autore Paolo Pecere cammina e viaggia e racconta i posti che visita, tra la geografia, la storia, la scienza e la filosofia, costruendo un articolato e ricco modo di pensare alla “natura” e arricchendo chi legge di informazioni e di cose a cui pensare.
Io vi accuso (Utet) è, tra i molti preziosi libri usciti quest’anno nel centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, quello che si è dato un taglio particolarmente creativo, mettendo l’autore Concetto Vecchio nei panni di chi ne sa poco e impara la storia man mano che la racconta.

Della valutazione dei sedici libri candidati e della creazione della shortlist sono state protagoniste venti librerie indipendenti distribuite in tutta Italia, e che adesso proseguiranno la loro collaborazione col premio distribuendo le copie dei libri agli abbonati del Post coinvolti nella fase finale: la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, la Libreria Quintiliano di Bari, la Libreria Palazzo Roberti di Bassano del Grappa, la Libreria La Confraternita dell’Uva di Bologna, la Libreria Legatoria Prampolini di Catania, la Libreria Moby Dick di Faenza, la Libreria TodoModo di Firenze, la Libreria L’Amico Ritrovato di Genova, la Libreria Volante di Lecco, la Libreria Centofiori di Milano, la Libreria IoCiSto di Napoli, l’Edicola 518 di Perugia, la Libreria Nina di Pietrasanta, la Libreria Ghibellina di Pisa, la Libreria Nuova Europa I Granai di Roma, la Libreria Max88 di Sassari, la Libreria Internazionale Luxemburg di Torino, la Libreria Lovat di Trieste, la Libreria Il Pensiero Meridiano di Tropea, la Libreria Sullaluna di Venezia.

L’annuncio del libro vincitore del Premio Vero e la premiazione avverranno a dicembre all’interno dell’annuale rassegna dell’editoria A Natale libri per te a Peccioli.