C’è stata una protesta al carcere di Trieste

(Ansa)
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Giovedì c’è stata una protesta dei detenuti nel carcere Ernesto Mari di Trieste, in Friuli Venezia Giulia: era iniziata nel tardo pomeriggio, e sembrerebbe essere stata dovuta alle pessime condizioni igieniche e sanitarie del carcere, al caldo e al sovraffollamento. Le informazioni sono confuse: si sa che i detenuti hanno lanciato per strada alcuni oggetti e che hanno dato fuoco ad alcuni arredi, provocando un incendio che è stato spento in pochi minuti dalle guardie carcerarie. Secondo quanto scrivono i giornali locali ci sarebbero stati scontri tra agenti e detenuti, e tre persone sarebbero state portate in ospedale.

Nel primo pomeriggio di giovedì c’è stata una protesta anche al carcere di Cuneo, in Piemonte: il sindacato di polizia penitenziaria Osapp ha detto che è iniziata verso le 14, dopo uno scontro tra due fazioni di detenuti, sei dei quali sono stati portati in ospedale.

Mercoledì c’era stata una protesta dei detenuti al carcere di Viterbo, in Lazio, iniziata dopo la morte di un detenuto di 32 anni, e giovedì scorso ce n’era stata una simile al carcere di Sollicciano, a Firenze, cominciata a seguito del suicidio di un detenuto di vent’anni e alla quale avevano partecipato circa 80 detenuti. La maggior parte di loro era poi stata trasferita in altre carceri, dopo che le sezioni nelle quali vivevano erano state dichiarate inagibili a causa della presenza di topi, cimici, piccioni, muffa e gravi infiltrazioni d’acqua, oltre a un caldo insopportabile nei mesi estivi e al forte freddo durante l’inverno.

Dall’inizio dell’anno almeno 50 persone si sono suicidate in carcere, secondo i dati di Ristretti Orizzonti.