Per un concerto come quello di Taylor Swift ci si prepara
Tra siti e social network da più di un anno circolano guide e consigli su come vestirsi, cosa portare con sé, e sostanzialmente cosa aspettarsi da un evento che dura quasi cinque ore
di Viola Stefanello
L’ultima volta che Taylor Swift ha suonato dal vivo in Italia era il 15 marzo 2011. Lei aveva già pubblicato tre album e aveva raggiunto una certa fama negli Stati Uniti, ma il suo tour europeo era piuttosto modesto: a Milano suonò al Mediolanum Forum e furono venduti poco più di 3.400 biglietti su un totale di 5.500 disponibili. A distanza di tredici anni, Swift tornerà a suonare in Italia il 13 e il 14 luglio allo stadio di San Siro, sempre a Milano: questa volta i biglietti sono andati esauriti nel giro di mezz’ora. Tra le due date ne sono stati venduti più di 150mila.
A essere cambiata non è soltanto la portata della celebrità di Swift, che è ormai considerata una delle donne più famose del mondo, ma anche il modo in cui i fan si approcciano a concerti di queste dimensioni. Lo si vede da come ne parlano sui social network, preparandosi talvolta con mesi di anticipo a ogni aspetto dell’esperienza, dalle scarpe che è preferibile indossare alle accortezze da prendere per sentirsi parte attiva della comunità di fan.
Non è un fenomeno limitato a Taylor Swift: su TikTok proliferano da anni video in cui persone “esperte” che hanno fatto una determinata esperienza danno consigli su come prepararsi ad altri utenti che ritengono di aver bisogno di dritte. Succede con la gente che vuole andare per la prima volta a un rave party come a chi vuole fare il primo viaggio da solo, principalmente perché TikTok, per molte persone giovani, è diventato una valida alternativa a Google come motore di ricerca.
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L’Eras Tour è cominciato negli Stati Uniti nel marzo del 2023 e conta più di 150 date in cinque continenti, e tra le centinaia di migliaia di persone che hanno comprato un biglietto si possono osservare gradi diversi di coinvolgimento. Per alcuni fan è un’esperienza totalizzante, almeno per qualche giorno: non è vero, però, che i primi fan hanno cominciato ad accamparsi fuori da San Siro con venti giorni d’anticipo, come dicevano alcune voci diffusesi online. Ma è vero che qualcuno è arrivato lì un paio di giorni prima, tentando così di assicurarsi un posto a ridosso della transenna, il più vicino possibile al palco, una volta che verranno aperte le porte dello stadio di San Siro sabato.
Altri si accamperanno la sera prima, e la maggior parte le prime ore del giorno del concerto, per lo stesso motivo. È una pratica relativamente diffusa, soprattutto tra i fan di artisti molto famosi che suonano dentro a locali che hanno molto spazio nel parterre e che temono di avere una cattiva visuale se arrivano più a ridosso dell’orario di apertura.
Il concerto stesso, poi, è particolarmente lungo: la band di apertura (i Paramore, nel caso delle date milanesi) suona per un’ora circa, mentre Swift canta e balla per le successive tre ore e mezza. Anche per questo, moltissimi video su TikTok – e articoli online, e discussioni su Reddit – si concentrano sulle cose da tenere a mente prima di andare all’Eras Tour. Ai fan che hanno un biglietto per il parterre e vogliono arrivare presto si consiglia di ricordare crema solare e cappelli per proteggersi da sole, cibo a sufficienza per tutta la giornata, integratori.
Moltissimi video danno soprattutto consigli riguardanti l’idratazione e i momenti ideali per fare la pipì. È già capitato, non soltanto a concerti di Swift, che qualcuno abbia passato molte ore in attesa fuori dal palazzetto e poi fermo a “proteggere” il proprio posto vicino al palco, soltanto per poi svenire durante lo show perché aveva bevuto o mangiato troppo poco. Per questo vari video sottolineano una cosa apparentemente ovvia, ovvero che la cosa importante è ascoltare man mano i bisogni del proprio corpo.
Una parte delle persone che andranno al concerto di Swift non frequenta abitualmente concerti: perché sono giovani, perché i biglietti sono sempre più costosi, perché i cantanti che amano non vengono spesso in Italia o perché non ascoltano molta altra musica. In tanti quindi non sanno bene come comportarsi durante questo tipo di eventi. Molti video su TikTok danno consigli che possono sembrare scontati a qualcuno di più abituato alla realtà della musica dal vivo: portare tappi per le orecchie e scarpe comode, e non preoccuparsi eccessivamente se i regolamenti ufficiali vietano di portare con sé power bank per caricare il cellulare o bottiglie d’acqua.
Nella pratica, insomma, soprattutto se non si ha intenzione di accamparsi con largo anticipo per stare particolarmente vicini al palco, vari fan che hanno già partecipato a una data dall’Eras Tour sottolineano che è sufficiente portare con sé ciò che si porterebbe a qualsiasi altro concerto. Quasi tutto il concerto, comunque, viene ripreso in diretta e trasmesso su grossi schermi visibili da qualsiasi punto dello stadio: per questo, tra le Swiftie – ovvero le persone che si sentono parte del fandom di Swift – si è diffuso un detto: «There are no bad seats at the Eras Tour», «all’Eras Tour non esistono posti che hanno una cattiva visuale».
Per le persone che hanno più voglia di sentirsi parte del fandom, però, la preparazione non si ferma soltanto alle cose da mettere nella borsa. Nel corso dell’Eras Tour le Swiftie hanno infatti sviluppato una serie di piccole tradizioni e codici che servono un po’ per sentirsi parte maggiormente attiva dell’esperienza, un po’ per mostrare di sentirsi parte di una comunità più ampia e condividerne il linguaggio, e un po’ per comunicare il proprio coinvolgimento a Swift e alle persone che sono con lei sul palco.
Alcune di queste tradizioni esistono da tempo: per esempio quella di disegnarsi su una mano, di solito con uno smalto glitterato, il numero 13, come faceva la cantante durante i propri primi tour. Altre sono molto recenti. Durante i primi concerti dell’Eras Tour, per esempio, un numero crescente di fan ha cominciato a portare con sé dei braccialetti di perline con piccoli frammenti di testi delle sue canzoni, fatti a mano da loro apposta per scambiarli con altre fan, a partire da un verso della canzone “You’re on your own kid” che fa: «So make the friendship bracelets, take the moment and taste it» («E allora fate dei braccialetti dell’amicizia, prendete il momento e godetevelo»).
Oggi ai concerti di Swift ci sono centinaia di persone con le braccia ricoperte di braccialetti, pronte a scambiarseli per fare amicizia con altre Swiftie in attesa che cominci lo show, e su TikTok ci sono tantissimi tutorial su come crearne di particolarmente originali.
Gemma, che è stata al concerto al Mediolanum Forum quando aveva 21 anni e tornerà a vedere Swift a San Siro, dice che da questo punto di vista il fandom è cambiato tantissimo negli ultimi tredici anni. «Di quel concerto mi ricordo solo che alcune delle ragazzine più giovani avevano disegnato il numero 13, sulla mano. Io ero vestita in modo normalissimo, con un jeans, t-shirt e maglioncino leggero da tutti i giorni. L’unica cosa vagamente a tema era la sciarpa viola che avevo al collo», racconta.
Oggi gli show di Swift sono invece eventi per cui tanti fan vogliono agghindarsi in modo particolare: c’è chi semplicemente indossa magliette con grosse scritte a tema, chi si ispira ai colori e allo stile del proprio album preferito e chi arriva a fare veri e propri cosplay ricreando con una certa precisione specifici look di Swift. Il risultato sono concerti coloratissimi, pieni di gonne e vestitini glitterati oltre che cappelli e stivali da cowboy per ricordare il passato di Swift nella musica country. Scegliere come vestirsi può diventare facilmente anche un’attività di gruppo: su TikTok sono tantissimi i video e le foto di ragazze che mostrano varie opzioni e chiedono ai follower di aiutarle a prendere una decisione.
Un ultimo filone di video su come prepararsi all’Eras Tour riguarda poi i testi stessi delle canzoni. Salvo un momento, verso la fine del concerto, in cui suona ogni sera tra le due e le cinque canzoni a sorpresa dalla propria lunga discografia, Swift segue sempre la stessa scaletta nel corso del concerto: alcuni scelgono di non cercarla per mantenere l’effetto sorpresa fino al giorno stesso, ma moltissimi altri la studiano accuratamente per assicurarsi di sapere a memoria le canzoni e cantarle insieme a lei.
In ogni caso, ci sono dei momenti del concerto in cui i fan fanno specifici gesti coordinati o intonano cori all’unisono. Durante la canzone “Fearless” c’è un momento in cui tutti fanno un cuore con le mani; durante “Delicate”, in un momento di pausa tra un verso e l’altro, esclamano «One, two, three, let’s go bitch!», durante “Bad Blood” cantano un verso che nell’album è di Kendrick Lamar.
«Non succede niente se qualcuno va al concerto senza conoscere uno slogan o l’altro», dice Martina, che a giugno dall’Italia è andata a Edimburgo a vedere uno dei concerti dell’Eras Tour. «Se ti piace Taylor il concerto è bellissimo lo stesso. Ma personalmente mi è piaciuto sul momento sentire di far parte di qualcosa di così grande».
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