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  • Giovedì 11 luglio 2024

Jasmine Paolini è in finale a Wimbledon

È la prima tennista italiana di sempre a riuscirci, grazie alla vittoria in semifinale contro la croata Donna Vekic: sabato giocherà contro la ceca Barbora Krejcikova

(AP Photo/Alberto Pezzali)
(AP Photo/Alberto Pezzali)
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La tennista italiana Jasmine Paolini è in finale al torneo di Wimbledon, uno dei quattro più importanti del tennis mondiale e probabilmente il più prestigioso in assoluto: è la prima italiana di sempre a riuscirci (nel singolare). Ha battuto in semifinale la croata Donna Vekic in tre set e in rimonta, con il punteggio di 2-6, 6-4, 7-6 (si gioca al meglio dei tre set). Sabato giocherà la finale contro la ceca Barbora Krejcikova, che nell’altra semifinale ha battuto la kazaka Elena Rybakina.

La partita è stata molto dura e combattuta, tra le più avvincenti di tutto il torneo; è durata quasi tre ore e il risultato è stato incerto fino alla fine. Per tutta la partita Vekic ha messo in grande difficoltà Paolini, dimostrando di non soffrire il suo gioco aggressivo: ha vinto nettamente il primo set e giocato meglio anche per parte del secondo, in cui però Paolini è riuscita a restare vicina nel punteggio e alla fine a vincere sfruttando bene i pochissimi errori dell’avversaria nei momenti decisivi. Nel terzo set Vekic è partita meglio, ma ci sono stati diversi ribaltamenti nel punteggio con vari break (il modo in cui viene chiamata la vittoria di un game nel turno di battuta dell’avversaria), e alla fine si è andati al tie-break, una sorta di game speciale che serve appunto a interrompere la parità e a decidere il set: anche qui il punteggio è stato molto in bilico, ma Paolini ha giocato molto bene e con grande coraggio gli ultimi punti, riuscendo così a vincere la partita.

Paolini, 28 anni, sta giocando questo torneo di Wimbledon in modo eccezionale sotto molti punti di vista, a partire dal fatto che fino a poche settimane fa non aveva mai vinto nemmeno una partita sull’erba (la superficie su cui appunto si gioca Wimbledon). È ormai da mesi tra le tenniste più in forma e forti del circuito femminile, e con i risultati di questo torneo dalla prossima settimana salirà al quinto posto della classifica mondiale (prima del torneo era settima). Vekic prima del torneo era 37esima al mondo, e con questa semifinale salirà al 21esimo posto.

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Anche se gioca nel circuito professionistico già da una decina d’anni, Paolini ha iniziato a farsi notare ad alti livelli solo di recente, perlopiù nell’ultimo anno, arrivando spesso nelle fasi finali dei tornei e soprattutto di quelli del Grande Slam, i quattro più importanti della stagione tennistica (che comprendono lo stesso Wimbledon, gli Australian Open, il Roland Garros e gli US Open). Agli Australian Open di gennaio era arrivata fino agli ottavi di finale, poi un mese fa al Roland Garros aveva perso in finale contro la numero 1 al mondo, Iga Swiatek. Giocare consecutivamente le finali di Roland Garros e Wimbledon è un risultato decisamente eccezionale, riuscito a pochissime tenniste nella storia.

Già con la finale del Roland Garros Paolini era diventata la quinta italiana di sempre a qualificarsi per la finale singolare di un torneo del Grande Slam, dopo Francesca Schiavone, Sara Errani, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Nessuna di loro però c’era riuscita a Wimbledon. Fra gli uomini, solo Matteo Berrettini arrivò in finale a Wimbledon, nel 2021.

Paolini sta dimostrando di essere una tennista completa, capace di giocare scambi prolungati da fondo campo ma anche di variare il gioco con palle corte (cioè smorzate) e ottimi colpi al volo vicino alla rete: una qualità non scontata visto che è alta 1 metro e 63, decisamente sotto la media delle tenniste più forti (solitamente le tenniste e i tennisti più alti giocano meglio i colpi al volo a rete, perché hanno braccia e gambe più lunghe).

Sta inoltre giocando bene su tutte le superfici (i tornei di tennis possono essere su cemento, terra rossa ed erba): Roland Garros infatti si gioca sulla terra rossa, Wimbledon sull’erba. A febbraio aveva poi vinto sul cemento a Dubai il suo primo torneo della categoria WTA 1000, seconda per importanza solo ai tornei del Grande Slam.

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