Fra i Democratici aumentano le pressioni per far ritirare Joe Biden
Ci sono stati il primo senatore a chiederlo esplicitamente, un appello dell'attore George Clooney, una dichiarazione poco convinta dell'ex speaker Nancy Pelosi e un numero crescente di indiscrezioni su riunioni animate e preoccupate
Negli ultimi giorni il presidente statunitense Joe Biden ha ripetuto più volte di voler rimanere candidato alle presidenziali di novembre, cercando di bloccare le pressioni provenienti dall’interno del partito Democratico per un suo ritiro. Gli sforzi del presidente, del suo staff e dei suoi sostenitori non stanno per il momento funzionando: mercoledì alcuni influenti esponenti e sostenitori del partito hanno chiesto più o meno apertamente al presidente di farsi da parte.
Dopo il disastroso dibattito di due settimane fa, una parte importante del suo stesso partito ritiene che Biden sia troppo anziano e fragile per poter vincere contro il candidato Repubblicano Donald Trump. La questione di un eventuale ritiro di Biden resta centrale nella discussione politica, il che è di per sé già un problema per i Democratici: emergono richieste ufficiali, sostegni poco convinti e ricostruzioni di riunioni sempre più preoccupate fra politici Democratici e finanziatori della campagna.
Mercoledì i media americani hanno molto parlato di una intervista della ex speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi: è stata per molti anni una delle figure centrali del partito, nonché una delle principali alleate di Joe Biden. Alle domande dei giornalisti che le chiedevano se sostenesse la nuova candidatura di Biden, Pelosi ha risposto di sostenerlo «qualsiasi cosa decida di fare». E ha aggiunto che Biden deve «decidere in fretta perché il tempo sta finendo», sembrando ignorare le ripetute dichiarazioni del presidente che dice di aver già definitivamente deciso.
Sempre mercoledì il New York Times ha pubblicato un commento dell’attore e regista George Clooney che chiede apertamente al presidente di rinunciare a candidarsi a una rielezione. Oltre a essere uno dei personaggi più influenti dell’industria cinematografica di Hollywood, Clooney è un attivo sostenitore dei Democratici e una ricorrente presenza negli eventi di raccolta fondi. Clooney ha scritto: «È molto doloroso dirlo, ma la persona con cui ero a un evento elettorale tre settimane fa non era lo stesso Joe Biden di quattro anni fa, era quello che abbiamo visto tutti al dibattito». Clooney dice che è necessario un nuovo candidato, perché in questa situazione i Democratici perderanno le elezioni presidenziali, ma anche quelle alla Camera e al Senato.
Mercoledì Peter Welch è stato il primo senatore Democratico a chiedere il ritiro di Biden. Il senatore del Vermont, al primo mandato, ha citato i sondaggi negativi in Minnesota, New Hampshire, Nevada, Arizona e Georgia per spiegare come la situazione sia preoccupante. Per ora altri leader nazionali e locali hanno difeso Biden, dietro richiesta esplicita dello staff del presidente. Fra questi c’è il leader del Senato Chuck Schumer che però secondo il sito Axios privatamente avrebbe detto ad alcuni finanziatori della campagna di essere favorevole a un cambio di candidato.
Secondo il Washington Post sempre mercoledì alcuni leader dei sindacati americani hanno tenuto una riunione in cui sarebbero stati espressi molti dubbi sulla possibilità di vittoria Democratica se Biden resterà candidato. I sindacati, che sono stati in questi anni attivi sostenitori del presidente, alla fine della riunione hanno pubblicato una dichiarazione ufficiale di sostegno, ma secondo indiscrezioni l’incontro sarebbe stato molto animato e alcuni dei leader più influenti avrebbero espresso molte preoccupazioni.