La Russia ha dichiarato il quotidiano indipendente Moscow Times “organizzazione indesiderata”
Il quotidiano indipendente russo in lingua inglese Moscow Times è ora considerato una “organizzazione indesiderata” in Russia. Lo ha comunicato la stessa redazione del Moscow Times, spiegando che il quotidiano è stato inserito nell’apposito registro dalla Procura generale federale russa, secondo cui «il lavoro dell’organo di stampa è finalizzato a screditare le decisioni della leadership della Federazione Russa sia in politica estera che interna». La Procura ha anche accusato il Moscow Times di aver pubblicato articoli «contenenti informazioni inaffidabili» e volte a screditare le attività del governo relative alla guerra in Ucraina.
La legge che autorizza i giudici russi a dichiarare qualsiasi organizzazione non governativa “indesiderabile” per motivi legati alla sicurezza nazionale fu firmata dal presidente Vladimir Putin nel 2015. Per le autorità russe il Moscow Times era già un “agente straniero”, una formula che per la legge russa indica persone oppure organizzazioni che a detta del governo ricevono fondi dall’estero per svolgere attività antigovernativa. L’espressione “organizzazione indesiderata” è ancora più ampia, si rivolge in particolare alle ong e alle organizzazioni internazionali, ed espone a potenziali accuse sia i giornalisti che le persone che collaborano con un certo ente, così come i suoi donatori.
Secondo il Committee to Protect Journalists, un’organizzazione non profit che difende la libertà di stampa, dal 2021 la Russia ha indicato come “organizzazioni indesiderate” decine di media indipendenti, tra cui Meduza, Bellingcat e Novaya Gazeta Europa. «Continueremo con il nostro lavoro, come al solito. Il giornalismo indipendente è un crimine nella Russia di Putin», ha scritto il fondatore del Moscow Times, Derk Sauer, in un tweet su X (Twitter). A febbraio era stata inserita tra le “organizzazioni indesiderate” anche l’emittente radiofonica Radio Free Europe/Radio Liberty.
Il Moscow Times fu fondato da Sauer a Mosca nel 1992, con l’idea di creare un giornale indirizzato alle persone che si erano trasferite in città dopo la fine del comunismo. È stato stampato fino al 2017, e da allora è un quotidiano online. Dal 2022, con l’inizio della guerra d’invasione russa in Ucraina e l’entrata in vigore di leggi sempre più restrittive per la libertà di stampa, ha trasferito la sua sede ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.