Che storia ha Lamine Yamal
Gioca nel Barcellona e già ora è uno dei calciatori più forti della Nazionale spagnola
Nonostante la giovane età Lamine Yamal, un calciatore nato il 13 luglio del 2007, è stato uno dei calciatori migliori della Spagna, e più in generale degli Europei: durante il torneo ha dimostrato di essere già pronto per essere un punto di riferimento della sua Nazionale, mostrando una personalità insolita per un giocatore così giovane.
Già prima dell’inizio degli Europei, l’autorevole sito sportivo The Athletic avvertiva che focalizzarsi su quanto sia giovane e parlare delle cose che potrà fare nei prossimi quindici, vent’anni, «ha lo strano effetto di sottovalutare il calciatore che è adesso. Lamine Yamal non è solo il calciatore più giovane della sua Nazionale, ma potrebbe già essere il più importante». Dopo la vittoria contro la Francia, nella quale oltre al gol ha fatto tante altre giocate utili e decisive, l’ex difensore inglese e oggi commentatore Rio Ferdinand ha detto che Lamine Yamal «gioca come qualcuno che lo fa da tanti anni, fa la scelta giusta nove volte e mezzo su dieci. La domanda è: come lo fermi?».
Un gol per niente banale, segnato a uno dei migliori portieri degli Europei
Nella sua carriera finora ha sempre precorso i tempi. Nato nel 2007 a Mataró, vicino Barcellona, da padre marocchino e madre guineana, a nemmeno 16 anni giocava già nella Nazionale under 19 spagnola (con l’under 17 lo scorso anno fece un gol molto simile a quello di ieri alla Francia) e aveva esordito in prima squadra con il Barcellona, il più giovane calciatore di sempre a giocare per il Barcellona. Con la Spagna ha battuto quasi tutti i record, diventando il più giovane calciatore a esordire, a fare un assist e a fare un gol. Nella stagione appena trascorsa è diventato un titolare del Barcellona, dal cui settore giovanile negli ultimi vent’anni sono usciti alcuni dei migliori calciatori al mondo come Lionel Messi, Andrés Iniesta e Xavi Hernández (che quest’anno al Barcellona è stato l’allenatore di Lamine Yamal).
Nel giorno in cui ha esordito in prima squadra, l’account del Barcellona ha ricordato le cose che successero nell’anno di nascita di Lamine Yamal
Lamine Yamal è mancino di piede e gioca principalmente come esterno offensivo a destra, cioè come attaccante che parte dalla fascia destra. È molto forte nel dribbling perché ha un’eccezionale tecnica in velocità, calcia bene il pallone (come si è visto contro la Francia) e tra le migliori qualità che gli vengono riconosciute c’è che gioca in modo coraggioso: se infatti da una parte sbaglia molto poco e sembra eccezionalmente maturo per la sua età, come ha notato tra gli altri Rio Ferdinand, è anche vero che Lamine Yamal prova spesso giocate difficili e audaci (e poi altrettanto spesso gli riescono).
Anche per questo, la sua presenza e quella di Nico Williams, l’esterno offensivo di sinistra, hanno aggiunto molta imprevedibilità al gioco della Spagna, storicamente basato sul possesso palla. Come ha scritto la settimana scorsa il sito sportivo Rivista Undici, «Nico Williams e Lamine Yamal stanno cambiando la Spagna: le stanno concedendo opzioni e soluzioni che prima non si vedevano, o forse non c’erano proprio. Perché sono perfetti per un calcio più diretto e verticale, ma anche creativo, rispetto al palleggio armonico e scandito tipico del juego de posición (gioco di posizione) della scuola spagnola».
Anche se sono calciatori abbastanza diversi, molti quando parlano di Lamine Yamal menzionano Lionel Messi, se non altro per il fatto che entrambi si sono affermati molto giovani al Barcellona come calciatori di eccezionale talento. In questi giorni inoltre è circolata moltissimo una foto che ritrae Messi da giovane che fa il bagnetto a un neonato: quel neonato è Lamine Yamal e la foto fu scattata in occasione di una campagna di beneficenza del Barcellona.
Lamine Yamal già oggi insomma è un calciatore molto influente per la Spagna e per il Barcellona, e la cosa entusiasmante è che ha evidentemente margini di miglioramento molto ampi e per certi versi imprevedibili; per esempio non segna ancora con grande frequenza per il ruolo in cui gioca (quello contro la Francia era il suo primo gol agli Europei, e nell’ultimo campionato spagnolo ha segnato cinque gol).
Già adesso, comunque, chi lo allena è entusiasta di lui. Xavi ha detto che «è un giocatore che può segnare un’era nel calcio», mentre secondo l’allenatore della Spagna, Luis de la Fuente, «sembra sia stato toccato dalla bacchetta magica di Dio: è diverso dagli altri». Il Barcellona indubbiamente punta molto su di lui, tanto da aver inserito nel suo contratto (rinnovato l’anno scorso fino al 2026) una clausola rescissoria da un miliardo di euro: vuol dire che, per avere la certezza di acquistarlo, una squadra dovrebbe pagare quella cifra.