L’esercito israeliano ha chiesto a tutti gli abitanti della città di Gaza di spostarsi verso sud

una fila di persone in una strada distrutta
(AP Photo/Jehad Alshrafi)

Mercoledì l’esercito israeliano ha lanciato sulla città di Gaza, nella parte nord della Striscia, dei volantini per chiedere a tutti gli abitanti di lasciare la città, dove da una settimana sono in corso intensi attacchi militari. Sui volantini sono evidenziate due strade indicate come «sicure» che conducono alle città di Deir al Balah e Az Zawayda, nella parte centrale della Striscia. È la prima volta dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas che viene detto a tutti gli abitanti della città di Gaza di spostarsi.

La città di Gaza, la più grande della Striscia, era stata la prima a essere occupata dall’esercito israeliano, tra fine ottobre e inizio novembre. Moltissimi civili palestinesi quindi si erano rifugiati a sud, soprattutto nelle città di Khan Yunis e Rafah, che però nei mesi successivi sono state a loro volta occupate dalle forze israeliane.

Dopo l’inizio delle operazioni militari a Rafah, lo scorso maggio, gran parte dei rifugiati palestinesi aveva lasciato la città e si era spostata in altre zone della Striscia. Nelle ultime settimane le operazioni dell’esercito israeliano, per settimane concentrate su Rafah, si sono spostate su altre aree della Striscia e Israele ha ripreso a indicare ai civili palestinesi le zone in cui rifugiarsi per sfuggire agli attacchi. Molte persone hanno quindi dovuto lasciare, per l’ennesima volta, i luoghi in cui si erano rifugiate.

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