La procura di Parigi ha aperto un’indagine sui finanziamenti della campagna elettorale di Marine Le Pen per le presidenziali del 2022
Il 2 luglio la procura di Parigi ha aperto un’indagine sul finanziamento della campagna elettorale di Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra francese Rassemblement National (RN), per le elezioni presidenziali del 2022 (che Le Pen perse al ballottaggio contro l’attuale presidente Emmanuel Macron). L’indagine, resa pubblica martedì 9 luglio, riguarda accuse di appropriazione indebita, falsificazione e frode.
Le indagini iniziarono nel 2023, dopo che un rapporto del Comitato nazionale per il controllo delle spese delle campagne elettorali (il CNCCFP) aveva riscontrato delle irregolarità sul finanziamento della campagna elettorale di Le Pen. Al momento non sono disponibili informazioni più dettagliate sui presunti comportamenti illeciti.
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Non è la prima volta che il Rassemblement National viene indagato per reati che hanno a che fare con la gestione del denaro. Il mese scorso, per esempio, la Corte di cassazione francese aveva confermato la condanna (una multa da 250mila euro) inflitta al partito per aver chiesto un rimborso eccessivo per le spese sostenute durante la campagna elettorale per le elezioni parlamentari del 2012. A settembre inoltre Le Pen e altri 24 membri di RN saranno processati per presunta appropriazione indebita di fondi dell’Unione Europea legati agli stipendi degli assistenti dei parlamentari tra il 2004 e il 2016.
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