Un’altra indagine nei confronti di Jair Bolsonaro
L'ex presidente brasiliano è accusato di aver venduto dei gioielli che aveva ricevuto in dono dall'Arabia Saudita, per un valore di circa un milione di euro
Lunedì la Corte Suprema brasiliana ha annunciato la chiusura di un’indagine nei confronti dell’ex presidente Jair Bolsonaro. Secondo l’accusa, durante il suo mandato presidenziale Bolsonaro e 10 suoi collaboratori si sarebbero appropriati indebitamente di gioielli ricevuti in dono da governi stranieri, soprattutto dall’Arabia Saudita, per un valore di 6,8 milioni di real brasiliani (circa un milione di euro).
L’indagine in questione è soltanto l’ultima di una serie di casi giudiziari che hanno riguardato l’ex presidente di estrema destra dopo la fine del suo mandato, che si è concluso nel 2023. Tra le altre cose Bolsonaro è stato indagato per il suo presunto ruolo nell’assalto alle istituzioni brasiliane dell’8 gennaio del 2023 e per aver cercato di sovvertire i risultati delle elezioni presidenziali del 2022, che aveva perso.
Secondo il rapporto investigativo della polizia federale brasiliana, i cui punti principali sono stati diffusi dai giornali brasiliani, tra i gioielli di cui Bolsonaro sarebbe entrato in possesso ci sarebbero degli orologi di marca Rolex e Patek Philipe decorati con dei diamanti, una collana, degli anelli e dei gemelli. Secondo la polizia la famiglia di Bolsonaro avrebbe venduto illegalmente i gioielli, e i guadagni derivanti sarebbero stati depositati in banche straniere.
Nel rapporto è anche riportata la trascrizione di una conversazione telefonica tra Bolsonaro e un suo ex collaboratore nella quale l’ex presidente racconta che alcuni dei gioielli oggetto dell’indagine erano stati messi all’asta negli Stati Uniti. La polizia federale ha detto poi che nelle conversazioni telefoniche di Bolsonaro ha trovato molti riferimenti a Fortuna Auction, una casa d’aste statunitense specializzata nella vendita di gioielli e orologi. La polizia ha anche scritto che, il 29 novembre 2022, un pacco indirizzato a Bolsonaro e contenente gioielli di lusso era stato sequestrato dalla Dogana, e che l’allora presidente avrebbe esercitato pressioni per farselo consegnare.
Tra le 10 persone indagate insieme a Bolsonaro ci sono anche due suoi avvocati, un generale dell’esercito in pensione e un ex ministro dell’Energia della sua amministrazione. La decisione se incriminare Bolsonaro e gli altri sospettati o archiviare le indagini spetta ora alla procura federale, a cui la polizia federale ha consegnato i documenti dell’inchiesta.
Anche se la Corte Suprema ha annunciato la chiusura delle indagini soltanto ieri, le accuse nei confronti di Bolsonaro erano state rivelate la scorsa settimana da Associated Press, che ne era venuta a conoscenza parlando con due fonti informate sui fatti. L’anno scorso Bolsonaro era stato indagato per aver tentato di portare in Brasile gioielli dal valore di 3 milioni di euro, ricevuti in Arabia Saudita nel 2019 dal governo locale.
A marzo Bolsonaro era stato accusato assieme ad altre 16 persone di associazione a delinquere e inserimento di dati falsi in un sistema pubblico. Secondo l’indagine condotta dalla polizia federale brasiliana l’ex presidente avrebbe ordinato o sarebbe quantomeno stato al corrente della falsificazione dei documenti che certificavano la vaccinazione contro il Covid-19 di sua figlia, Laura Bolsonaro.