È stata archiviata l’indagine per terrorismo che era stata avviata nei confronti dell’indipendentista catalano Carles Puigdemont

(David Ramos/Getty Images)
(David Ramos/Getty Images)

Martedì il Tribunale supremo spagnolo, con sede a Madrid, ha archiviato l’indagine per terrorismo che era stata avviata lo scorso febbraio nei confronti del leader indipendentista catalano Carles Puigdemont e del deputato Rubén Wagensberg, del partito Sinistra Repubblicana di Catalogna (ERC). L’indagine riguardava il caso del cosiddetto “Tsunami democratico”, una serie di proteste e manifestazioni che nel 2019 seguirono le condanne al carcere di alcuni dei leader separatisti catalani promotori del referendum secessionista del 2017, tra cui Puigdemont.

Lunedì i giudici dell’Audicion Nacional, un altro tribunale spagnolo, avevano riscontrato un errore procedurale nella fase delle indagini compiuto dal giudice Manuel García-Castellón, che anni fa non rispettò la scadenza entro la quale avrebbe dovuto emettere l’ordinanza per consentire la proroga dell’indagine. García-Castellón aveva tempo per farlo fino al 29 luglio del 2021, ma sforò il termine di quattro giorni, emettendo l’ordinanza il 2 agosto.

Lunedì l’Audicion Nacional ha quindi stabilito che questo difetto di forma ha reso irrilevanti tutti i provvedimenti adottati dopo il 29 luglio di tre anni fa. A quel punto Garcìa-Castellón ha deciso di archiviare le indagini contro dieci persone: tra queste però non rientravano Puigdemont e Wagensberg, che erano indagati presso il Tribunale supremo e non presso l’Audicion Nacional. Martedì il Tribunale supremo ha deciso di archiviare anche l’indagine contro i due leader indipendentisti, per la stessa motivazione.

Puigdemont ha 61 anni, è il leader di Junts per Catalunya (Junts), un partito indipendentista di centrodestra, e fu presidente (cioè governatore) della Catalogna tra il 2016 e il 2017. Nel 2017 fu uno dei principali organizzatori di un referendum illegale per l’indipendenza della Catalogna, che non fu riconosciuto dalla Spagna né da altri paesi. Dopo il referendum Puigdemont scappò all’estero per sfuggire alle conseguenze giudiziarie di quello che aveva fatto. Da quel momento non è mai più tornato in Spagna: se lo facesse verrebbe arrestato.