La Corte d’Assise d’appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo di Paolo Bellini per la strage del 2 agosto 1980
La Corte d’Assise d’appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo di Paolo Bellini, ex militante fascista esponente del gruppo Avanguardia Nazionale, per concorso nella strage alla stazione di Bologna che il 2 agosto del 1980 provocò 85 morti e 200 feriti. Bellini era stato condannato in primo grado nel 2022 alla fine del procedimento noto come “processo ai mandanti”.
Secondo l’accusa, Bellini aveva compiuto la strage in concorso con altre persone già condannate, cioè Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, e con Licio Gelli, fondatore e capo della loggia massonica segreta P2, Umberto Ortolani, faccendiere e braccio destro di Gelli, Federico Umberto D’Amato, direttore dell’Ufficio affari riservati del ministero dell’Interno, e Mario Tedeschi, politico eletto con il Movimento Sociale Italiano (MSI) e storico direttore del giornale di destra Il Borghese: questi ultimi quattro sono tutti morti.
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