In Texas più di due milioni di case e negozi sono rimasti senza corrente a causa della tempesta tropicale Beryl

Un'auto attraversa una strada allagata a Rosenbrrg, in Texas, l'8 luglio
Un'auto attraversa una strada allagata a Rosenberg, in Texas, l'8 luglio (AP Photo/Michael Wyke)

La tempesta tropicale Beryl, che ha già causato ingenti danni nei Caraibi sudorientali e in Giamaica, ha raggiunto lunedì la costa del Texas, nel sud degli Stati Uniti: 2,3 milioni di case e negozi sono rimasti senza corrente, circa 1.300 voli sono stati cancellati e due persone sono morte a causa della caduta di alberi sulle loro case. Molti impianti petroliferi lungo la costa texana hanno sospeso le operazioni, e alcuni sono stati evacuati.

Quando ha raggiunto la costa del Texas Beryl era un uragano di categoria 1 nella scala Saffir-Simpson delle tempeste tropicali, e in giornata è stato poi riclassificato come tempesta tropicale, il gradino sotto la categoria 1: ci si aspetta che muovendosi verso l’entroterra la sua intensità diminuisca a quella di depressione tropicale.

A giugno però Beryl era diventato un uragano di categoria 4, la seconda più alta nella scala: è stato il primo caso di un uragano di categoria 4 registrato in quel mese. Pochi giorni dopo si era intensificato ulteriormente, raggiungendo la categoria 5, cioè la più alta: anche in quel caso era stato il primo uragano di sempre ad aver raggiunto quella categoria così presto nella stagione degli uragani (che nell’Atlantico occidentale va all’incirca dall’inizio di giugno alla fine di novembre).

Una foto satellitare della zona interessata dalla tempesta Beryl, scattata alle 16 di martedì

Una foto satellitare della zona interessata dalla tempesta Beryl, scattata alle 16 di lunedì (NOAA via AP)

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