Alla fine Nigel Farage ce l’ha fatta
All'ottavo tentativo è stato eletto al parlamento britannico: per il suo partito di estrema destra, Reform UK, è un risultato storico
Alle elezioni parlamentari del Regno Unito che si sono tenute giovedì, e che sono state stravinte dai Laburisti, ci sono stati diversi risultati notevoli: tra questi, Nigel Farage, uno dei politici più noti e influenti della destra britannica, è riuscito ad essere eletto al parlamento all’ottavo tentativo. Farage è stato eletto nella circoscrizione di Clacton, una cittadina di mare circa 80 chilometri a est di Londra, dove ha ottenuto 21.225 voti, il 46,2 per cento del totale. Il parlamentare uscente della circoscrizione, Giles Watling dei Conservatori, ne ha raccolti 12.820, appena il 27,9 per cento (nel Regno Unito in ogni circoscrizione viene eletto soltanto il candidato che ha raccolto anche un solo voto più degli avversari).
Farage ha 60 anni ed è stato uno dei politici ad avere promosso in maniera più convinta l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Finora però nella sua carriera politica aveva ricoperto soltanto la carica di parlamentare europeo, dal 1999 al 2020: in ambito europeo Farage si era fatto notare per le sue posizioni razziste, la propalazione seriale di notizie false e la cronica assenza in aula, che lo aveva reso per anni uno dei parlamentari europei in assoluto più assenteisti. Nel Regno Unito però Farage ha sempre avuto molti apprezzamenti nell’elettorato più di destra, anche grazie a un trattamento piuttosto benevolo ricevuto dai tabloid. Farage è sempre stato un personaggio carismatico e sopra le righe, abbronzato, ben vestito e con la battuta pronta.
Alle elezioni parlamentari britanniche però il sistema uninominale – in cui cioè viene eletto soltanto il candidato che ottiene più voti – avvantaggia i grandi partiti, che hanno più soldi e risorse per promuovere candidature in tutto il paese. Farage aveva iniziato la sua carriera politica nei Conservatori, ma negli anni Novanta li aveva mollati per unirsi al Partito per l’Indipendenza del Regno Unito (UKIP), un partito di estrema destra che si poneva come principale obiettivo politico l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Dal 1994 al 2015, per più di vent’anni, Farage aveva provato a farsi eleggere al parlamento britannico, peraltro cambiando circoscrizione per cercarne di volta in volta una più sensibile alla sua proposta politica. Finora aveva sempre perso, sebbene con percentuali crescenti: fino al 2006 era solito raccogliere meno del 10 per cento dei voti, mentre alle ultime elezioni a cui si era presentato prima del 2024, quelle del 2015, aveva perso arrivando a soli 2.800 voti di distanza dal candidato Conservatore nella circoscrizione di South Thanet.
Negli ultimi anni, soprattutto grazie a un progressivo spostamento del Partito Conservatore verso le sue posizioni, Farage ha acquisito una centralità politica che non aveva mai avuto: secondo alcuni commentatori il suo obiettivo sarebbe addirittura quello di unire il partito Reform UK, che ha fondato dopo aver lasciato lo UKIP, con quello Conservatore, di fatto scalando dall’esterno il più grande e storico partito della destra britannica.
Per essere sicuro di essere eletto a questo giro Farage si era candidato a Clacton, una cittadina molto sensibile a un messaggio euroscettico e profondamente conservatore. Proprio qui nel 2015 lo UKIP vinse il suo unico seggio mai ottenuto alle elezioni politiche, riuscendo a fare eleggere alla Camera l’ex manager Douglas Carswell.
A Clacton come altrove Farage e gli altri candidati di Reform UK hanno verosimilmente danneggiato i candidati del Partito Conservatore, dato che si rivolgono più o meno allo stesso elettorato. Dopo essere stato eletto però Farage ha smentito di voler danneggiare i Conservatori nel tentativo di assorbirli: «verremo a prendere i Laburisti, non abbiate dubbi», ha detto durante un comizio.