La Germania ha convocato l’ambasciatore turco per il caso del gesto ultranazionalista del calciatore turco Merih Demiral agli Europei
Giovedì il ministero degli Esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore della Turchia in Germania per chiedere spiegazioni sul gesto del calciatore della nazionale turca Merih Demiral, che dopo aver segnato un gol durante la partita degli Europei contro l’Austria martedì sera aveva fatto un saluto ultranazionalista, creando qualche tensione tra le autorità turche e quelle della Germania, che sta ospitando gli Europei.
Dopo il proprio secondo gol Demiral ha festeggiato facendo con entrambe le mani un gesto che richiama il muso di un lupo, quello che si vede nell’immagine principale di questo articolo. Il gesto è associato al gruppo ultranazionalista turco Ulku Ocaklari, noto anche come “Lupi grigi”, a sua volta collegato a organizzazioni paramilitari di estrema destra e vicino al Partito del movimento nazionalista, euroscettico ed estremista. Il gruppo ha una lunga storia di attentati dinamitardi e ha più volte dimostrato un forte odio verso vari gruppi etnici, religiosi e nazionali: ebrei, cristiani, ma anche armeni, greci, curdi e statunitensi. In Germania il movimento conta tra i 18mila e i 20mila membri ed è considerato un gruppo estremista di destra dall’ufficio federale per la protezione della costituzione, ma non è formalmente vietato, come invece succede in Austria e in Francia.
All’ambasciatore turco Ahmet Başar Şen è stato chiesto di spiegare il gesto e poi di adottare misure per impedirne un utilizzo reiterato. La ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser ha chiesto inoltre all’organo di governo del calcio europeo, la UEFA, di indagare e prendere in considerazione l’imposizione di sanzioni alla squadra turca: la UEFA aveva aperto un’indagine, ma non sono ancora state prese decisioni in merito. Il governo turco aveva già convocato l’ambasciatore tedesco dopo le prese di posizione di Faeser, e il ministero degli Esteri turco ha definito l’indagine della UEFA motivata politicamente, notando che il gesto in Germania non è vietato e definendo le reazioni delle autorità tedesche nei confronti di Demiral «xenofobe».