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  • Giovedì 4 luglio 2024

Joe Biden dice che resterà candidato «fino alla fine»

Il presidente degli Stati Uniti ha incontrato i più importanti esponenti del suo partito e ha ottenuto il loro sostegno, dopo che negli ultimi giorni aveva ricevuto molte pressioni per ritirarsi dalle elezioni presidenziali

Joe Biden durante il dibattito tra i candidati alla presidenza organizzato dalla CNN (AP Photo/Gerald Herbert)
Joe Biden durante il dibattito tra i candidati alla presidenza organizzato dalla CNN (AP Photo/Gerald Herbert)
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Dopo che negli ultimi giorni aveva subito pressioni soprattutto da parte dei media per ritirare la propria candidatura dalle elezioni presidenziali statunitensi di novembre, nella notte italiana tra mercoledì e giovedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato diversi dei più importanti esponenti del Partito Democratico per comunicare loro che resterà in corsa per la presidenza. Biden ha parlato con la sua vicepresidente, Kamala Harris, e con i governatori degli stati americani del Partito Democratico ricevendo da parte loro un esplicito sostegno alla sua campagna dopo che negli scorsi giorni diversi giornali statunitensi avevano scritto che alcuni di loro avevano espresso privatamente perplessità sulla sua candidatura.

Dopo gli incontri con gli esponenti del suo partito il comitato della campagna elettorale di Biden ha inviato una mail ai suoi sostenitori in cui il presidente ribadisce questo concetto esplicitamente: «Fatemelo dire nel modo più chiaro e semplice possibile: nessuno mi sta sbattendo fuori. Non me ne vado. Resterò in questa corsa fino alla fine».

Lo scetticismo intorno alla candidatura di Biden riguarda perlopiù la sua età molto avanzata (ha 81 anni e già oggi è il più anziano presidente di sempre; se fosse eletto, alla fine del suo secondo mandato ne avrebbe 86) e se ne parla già da qualche tempo. Le discussioni però si sono fatte molto più concrete dopo che la scorsa settimana il primo dibattito tra candidati presidenti contro il suo avversario, il Repubblicano Donald Trump, era andato per Biden in modo disastroso: era apparso fragile, confuso e incapace di sostenere il confronto.

Tra martedì e mercoledì poi erano emerse anche le prime prese di posizione pubbliche contro la candidatura di Biden all’interno del Partito Democratico stesso, che fino a quel momento era rimasto molto compatto nel sostenerlo. Alcuni esponenti di secondo piano del partito avevano detto esplicitamente che Biden si sarebbe dovuto ritirare o che restando in corsa avrebbe sicuramente perso. Anche la ex speaker della Camera Nancy Pelosi, tra le più influenti nel Partito Democratico, aveva detto che era «legittimo» chiedersi se le condizioni di Biden viste al dibattito fossero «un episodio o la normalità».

Dopo queste prese di posizione mercoledì Biden ha deciso di parlare con Kamala Harris e con molti influenti governatori Democratici. Tre dei 24 governatori incontrati da Biden (quelli dello stato di New York, del Maryland e del Minnesota) hanno poi parlato con i giornalisti per prendere pubblicamente posizione a favore di Biden, spiegando di aver avuto con lui una discussione onesta sul fatto che il dibattito contro Trump fosse andato molto male. Wes Moore, governatore del Maryland, ha detto: «Il presidente ci ha sempre protetto, ora noi faremo lo stesso con lui».