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  • Mercoledì 3 luglio 2024

Le tensioni tra Germania e Turchia per un gesto ultranazionalista del calciatore turco Merih Demiral

È associato al gruppo dei “Lupi grigi” e lo ha fatto dopo aver segnato contro l'Austria agli Europei: la UEFA ha aperto un'indagine, ma ci sono polemiche anche tra i governi dei due paesi

il gesto nazionalista turco, fatto sollevando indice e unendo pollice, medio e anulare tesi in avanti
Il calciatore turco Merih Demiral dopo aver segnato il secondo gol contro l'Austria agli Europei di calcio (AP Photo/Ebrahim Noroozi)
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La UEFA, l’unione delle federazioni calcistiche europee che organizza gli Europei di calcio, ha aperto un’indagine contro il calciatore della nazionale turca Merih Demiral, accusato di presunti comportamenti inappropriati durante la partita degli Europei di martedì sera contro l’Austria (vinta 2-1 dalla Turchia). L’indagine riguarda un gesto ultranazionalista che Demiral ha fatto dopo aver segnato, e che sta creando qualche tensione tra le autorità del suo paese e la Germania, che sta ospitando gli Europei.

Durante la partita di martedì Demiral ha segnato due gol, al primo e al 59esimo minuto. Dopo il secondo ha festeggiato facendo con entrambe le mani un gesto che richiama il muso di un lupo, quello che si vede nell’immagine principale di questo articolo. Il gesto è associato al gruppo ultranazionalista turco Ulku Ocaklari, noto anche come “Lupi grigi”, a sua volta collegato a organizzazioni paramilitari di estrema destra e vicino al Partito del movimento nazionalista, euroscettico ed estremista.

Demiral ha anche postato su X una foto di lui durante la partita, mentre fa lo stesso gesto, che è vietato in Austria e in Francia.

Dopo la fine della partita Demiral ha difeso la decisione di fare il gesto, dicendo: «Avevo in mente un motivo preciso, collegato alla mia identità turca. Sono incredibilmente fiero di essere turco, e mi sono sentito orgoglioso dopo aver segnato. Volevo esprimerlo e sono felice di averlo fatto». Il suo comportamento è stato tuttavia criticato dalla ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser, che ha invitato la UEFA a prendere provvedimenti contro il giocatore.

Faeser ha scritto su X che «i simboli degli estremisti di destra turchi non hanno spazio nei nostri stadi. Usare gli Europei di calcio come piattaforma per il razzismo è del tutto inaccettabile».

In risposta alle sue critiche, la Turchia ha convocato l’ambasciatore tedesco. Il portavoce del partito del presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito a sua volta «inaccettabile» il commento della ministra tedesca, sostenendo che «chi cerca razzismo e fascismo dovrebbe concentrarsi sui risultati delle recenti elezioni nei paesi Europei», dove le destre sono andate molto bene. In un comunicato, il ministero degli Esteri turco ha definito l’indagine della UEFA motivata politicamente, notando che il gesto in Germania non è vietato e definendo le reazioni delle autorità tedesche nei confronti di Demiral «xenofobe».

Demiral ha 26 anni e gioca nella squadra saudita dell’Al-Ahli. Tra il 2019 e il 2023 ha giocato anche in Italia, nel Sassuolo, nella Juventus e poi nell’Atalanta. Gioca in nazionale dal 2018. Nel 2019 era già stato segnalato dalla UEFA, insieme ad altri compagni di squadra, per aver fatto il saluto militare durante alcune partite di qualificazione agli Europei. In quel periodo la Turchia stava portando avanti un’operazione militare nel nord-est della Siria contro i curdi siriani.