9 persone sono state uccise a Khan Yunis dopo che l’esercito israeliano aveva chiesto di evacuare una parte della città
Tra lunedì e martedì l’esercito israeliano ha chiesto ai civili che si trovavano nella zona orientale della città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, di spostarsi perché l’area sarebbe stata colpita da un’operazione militare. Lunedì notte la zona è stata bombardata dall’aviazione israeliana, e nove persone palestinesi sono state uccise.
Israele ha detto che l’attacco era diretto alle basi da cui domenica erano stati lanciati 20 razzi verso Israele, in uno dei più grossi attacchi compiuti dai gruppi armati palestinesi contro il territorio israeliano negli ultimi mesi. Il lancio dei razzi era stato rivendicato dal Jihad Islamico, il secondo gruppo armato più grande della Striscia di Gaza.
L’evacuazione della parte est di Khan Yunis ha coinvolto anche l’Ospedale Europeo, uno dei pochi ancora operativi nella Striscia. L’esercito israeliano ha detto che l’ordine di evacuazione non riguardava l’ospedale ma solo la zona circostante: il personale medico però ha deciso di trasferire comunque attrezzature e pazienti all’ospedale Nasser, sempre a Khan Yunis, per evitare che le operazioni militari potessero uccidere o ferire i pazienti o il personale e danneggiare il materiale medico, da tempo molto difficile da trovare a Gaza.
La chiusura dell’Ospedale Europeo ha causato problemi per gli altri ospedali della zona. L’ospedale Nasser non è riuscito a gestire tutti i pazienti, quindi parte di loro e delle attrezzature sono stati spostati nell’ospedale al Amal, gestito dalla Mezzaluna Rossa palestinese, l’equivalente locale della Croce Rossa.
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