Il politico tedesco di estrema destra Björn Höcke è stato multato di nuovo per aver usato uno slogan nazista

(Hendrik Schmidt/dpa via AP)
(Hendrik Schmidt/dpa via AP)

Lunedì Björn Höcke, leader del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) nello stato tedesco della Turingia, è stato nuovamente giudicato colpevole di aver utilizzato uno slogan nazista. Già a maggio era stato condannato a pagare una multa di 13mila euro per aver usato lo stesso slogan alla fine di un comizio del 2021 a Merseburg, nello stato della Sassonia-Anhalt. Lo slogan è “Tutto per la Germania”, un motto usato dallo Sturmabteilung (SA, “Sezione d’assalto”), il reparto paramilitare d’assalto costituito da Adolf Hitler nel novembre del 1921 per difendere i comizi del partito nazista.

Questa volta il tribunale di Halle, nella Germania orientale, ha stabilito che Höcke dovrà pagare una multa di 16.900 euro per aver utilizzato le prime due parole dello slogan a un evento dell’AfD a dicembre, incoraggiando il pubblico a completare la frase. L’uso di questa frase nei discorsi politici è proibito in Germania perché la Costituzione vieta l’uso di slogan, simboli o altri strumenti di propaganda legati al partito nazista, tranne nei contesti di carattere puramente storico o didattico. Il reato di utilizzo di slogan e simboli di organizzazioni illegali, quello di cui è stato giudicato colpevole Höcke, è punibile con una multa o una pena massima di tre anni di carcere.

Höcke ha 52 anni ed è uno degli esponenti più radicali di AfD: punta a diventare governatore della Turingia dopo le elezioni del prossimo 1° settembre. AfD è arrivato secondo a livello federale alle elezioni europee del 9 giugno, soprattutto grazie all’ottimo risultato nelle regioni orientali della Germania, nelle quali è risultato il partito più votato nonostante i recenti scandali. In Turingia, dove l’estrema destra ha ottenuto buoni risultati negli ultimi anni anche grazie all’attività di Höcke, AfD ha preso più del 30 per cento dei voti alle ultime elezioni europee, un incremento di oltre 8 punti rispetto al 2019.