A Brescia non si trova un uomo appena condannato all’ergastolo per l’omicidio di suo zio

Giacomo Bozzoli dopo la condanna in primo grado
Giacomo Bozzoli dopo la condanna in primo grado (ANSA/ FILIPPO VENEZIA)

Dalle 18 di lunedì 1° luglio non si trova Giacomo Bozzoli, 40 anni, che proprio lunedì era stato condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario Bozzoli, avvenuto l’8 ottobre del 2015 nella fonderia di famiglia a Marcheno, in provincia di Brescia. Secondo i giudici che hanno esaminato il caso nei tre gradi di giudizio, l’uomo uccise lo zio e poi gettò il suo corpo nel forno della fonderia. Giacomo Bozzoli era stato condannato in primo grado e in appello, lunedì è stata emessa la sentenza dai giudici della Cassazione. Nel pomeriggio gli uffici della procura di Brescia hanno ricevuto l’estratto della sentenza, atto essenziale per poter disporre la carcerazione, ma quando i carabinieri hanno raggiunto la casa di Bozzoli sul lago di Garda l’uomo non era presente. Le ricerche sono andate avanti tutta la notte.