I danni dell’uragano Beryl nei Caraibi
Lunedì ha raggiunto la categoria 5, la più alta nella scala delle tempeste tropicali: ha fatto grandi danni su molte isole, distruggendo le case e interrompendo le reti elettriche
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Lunedì sera l’uragano Beryl ha raggiunto la categoria 5, la più alta nella scala Saffir-Simpson delle tempeste tropicali, con venti che hanno raggiunto la velocità di 260 chilometri orari. Spostandosi dai Caraibi al Messico, l’uragano è passato sopra a Barbados e ha poi raggiunto lo stato insulare di Grenada, dove ha fatto grandi danni. Il primo ministro Dickon Mitchell ha detto che una persona è morta, ma il numero potrebbe aumentare: finora non è stato possibile valutare tutti i danni. Mitchell ha annunciato che martedì mattina andrà sul posto, accompagnato da funzionari ed esperti, per valutare in prima persona la situazione.
L’uragano ha colpito soprattutto le isole di Carriacou e Petite Martinique, dove le comunicazioni sono interrotte o risultano molto difficili, e l’elettricità è saltata in diverse località. Alcuni video e foto condivisi da Mitchell mostrano case danneggiate, con i tetti e le pareti divelte. Il governo ha detto che martedì rimarranno attive solo le attività essenziali, mentre la maggior parte della popolazione non dovrà lavorare.
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Case danneggiate dall’uragano Beryl a Kingstown, Saint Vincent e Grenadine (AP Photo/Lucanus Ollivierre)
Ci sono stati danni anche sulla vicina isola di Santa Lucia, a nord di Grenada, dove le reti elettriche sono state danneggiate, gli alberi abbattuti e alcuni animali da allevamento sono morti. Almeno una persona è morta nel vicino stato di Saint Vincent e Grenadine, e il primo ministro Ralph Gonsalves ha diffuso foto che mostrano case distrutte dai forti venti.
Secondo le previsioni, Beryl dovrebbe continuare a spostarsi verso nord-ovest, raggiungendo la penisola dello Yucatan, in Messico, verso le 2 di sabato.
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I danni a Bridgetown, Barbados (AP Photo/Ricardo Mazalan)
Beryl è stato il primo uragano di categoria 4 (poi elevata a 5) a essere mai stato registrato nel mese di giugno. Il primato è probabilmente dovuto alle recenti condizioni meteorologiche degli oceani: influiscono le temperature particolarmente alte della superficie dell’acqua dell’Atlantico e lo sviluppo del fenomeno periodico conosciuto come La Niña nel Pacifico.
– Leggi anche: A giugno non si era mai formato un uragano forte come Beryl
Normalmente la stagione degli uragani nell’oceano Atlantico occidentale va da inizio giugno a fine novembre. Dal 1966, ossia da quando disponiamo di dati satellitari accurati, il primo uragano della stagione si è formato in media intorno al 26 luglio. Di solito inoltre i primi uragani non raggiungono categorie così elevate: finora il più precoce uragano di categoria 4 che fosse stato registrato era stato l’uragano Dennis, l’8 luglio 2005, e anche quelli di categoria 3 sono sempre stati molto rari a giugno.