Il giornalista Carlo Verdelli non sarà più il direttore della rivista Oggi

Carlo Verdelli alla trasmissione televisiva Che tempo che fa nel 2019 (ANSA/FLAVIO LO SCALZO)
Carlo Verdelli alla trasmissione televisiva Che tempo che fa nel 2019 (ANSA/FLAVIO LO SCALZO)

Il giornalista Carlo Verdelli ha lasciato la direzione di Oggi: l’ultimo numero pubblicato sotto la sua direzione sarà quello del prossimo 11 luglio. Al suo posto arriverà Andrea Biavardi, che aveva già lavorato a Oggi e che al momento dirige il settimanale Giallo. È stato anche direttore della Nazione e del Giorno.

La notizia è stata diffusa da Rcs Mediagroup, l’editore di Oggi e di Giallo, che non ha specificato le motivazioni della decisione: in un comunicato il presidente e amministratore delegato del gruppo, Urbano Cairo, ha detto solo che Verdelli «ha manifestato la volontà di lasciare la direzione di Oggi», e l’ha poi ringraziato per «due anni e mezzo di intenso e proficuo impegno» alla guida del settimanale. Verdelli continuerà a lavorare come editorialista del Corriere della Sera, sempre di proprietà di Rcs Mediagroup.

Carlo Verdelli è uno dei giornalisti più noti in Italia: è stato vicedirettore del Corriere della Sera e direttore di Sette, Vanity Fair, Gazzetta dello Sport, Repubblica e dell’offerta informativa della RAI. Ad aprile del 2020 la nuova proprietà del gruppo GEDI – la famiglia Agnelli-Elkann – lo aveva licenziato dalla direzione di Repubblica per sostituirlo con Maurizio Molinari (allora direttore della Stampa) in modi che erano stati molto criticati e discussi per la loro sbrigatività e perché in quelle settimane Verdelli era stato oggetto di minacce e persecuzioni anonime relative al suo ruolo di giornalista.

Il suo più noto successo era stato il rilancio di Vanity Fair dopo che il debutto italiano del settimanale aveva avuto risultati molto deludenti: Verdelli lo trasformò in un ibrido tra un newsmagazine e un femminile occupando lo spazio ceduto dai settimanali tradizionali in crisi come l’Espresso e Panorama. Risultato che gli valse anni dopo un ruolo manageriale di vice presidente esecutivo presso l’editore Condé Nast.