La grossa protesta degli ebrei ultraortodossi contro la leva militare, a Gerusalemme
In decine di migliaia si sono riuniti per manifestare contro la fine dell'esenzione di cui avevano sempre beneficiato, e ci sono stati scontri con la polizia
Domenica sera decine di migliaia di uomini ebrei ultraortodossi hanno manifestato a Gerusalemme contro la decisione della Corte Suprema israeliana di eliminare l’esenzione che finora aveva sempre permesso loro di evitare di arruolarsi nell’esercito israeliano, annunciata la settimana scorsa.
Le proteste sono cominciate in un quartiere ultraortodosso della città, dove i manifestanti hanno letto delle preghiere. Dopo il tramonto alcuni di loro si sono spostati verso il centro, dove ci sono stati degli episodi violenti. I manifestanti hanno raggiunto la sede dell’ufficio dell’esercito per il reclutamento, mostrando cartelli che dicevano: «Non ci uniremo all’esercito del nemico».
Hanno poi colpito con delle pietre l’auto del ministro israeliano per la Casa e l’edilizia, Yitzchak Goldknopf, anche lui di religione ultraortodossa, che stava cercando di rientrare a casa: la polizia è intervenuta per cercare di allontanare Goldknopf dalle proteste, e gli agenti sono stati a loro volta colpiti con pietre e altri oggetti. Nelle strade sono stati incendiati cestini e cassonetti della spazzatura, e la polizia è intervenuta per disperdere la folla con cannoni ad acqua.
In Israele il servizio di leva è obbligatorio e dura 32 mesi per gli uomini e 24 per le donne, ma gli ebrei ultraortodossi ne sono da sempre esentati: è una questione molto discussa, che è diventata ulteriormente divisiva con l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza e potrebbe creare molti problemi all’interno della coalizione che sostiene il governo conservatore del primo ministro Benjamin Netanyahu.
La settimana scorsa la Corte Suprema aveva stabilito che anche gli ultraortodossi dovranno arruolarsi nell’esercito, provocando fin da subito molte proteste e mettendo in difficoltà il governo di Netanyahu, che è sostenuto anche da alcune forze politiche ultraortodosse (chiaramente contrarie all’eliminazione dell’esenzione). Al momento non è chiaro con che modalità avverrà l’arruolamento, quando inizierà effettivamente e quante persone coinvolgerà.
– Leggi anche: La Corte Suprema israeliana ha stabilito che gli ultraortodossi dovranno arruolarsi nell’esercito
In Israele gli ultraortodossi, chiamati haredim in ebraico, sono più di 1,2 milioni, il 13 per cento della popolazione. Di questi circa 67mila potrebbero essere arruolati ogni anno, ma l’esercito ha detto che quelli che lo fanno volontariamente sono appena 700 all’anno, un numero tra l’altro inferiore ai dati diffusi in passato. Dopo l’attacco di Hamas in Israele, lo scorso 7 ottobre, e la successiva invasione israeliana della Striscia di Gaza, più di 300mila israeliani sono stati chiamati in servizio nell’esercito come riservisti, mentre gli ebrei ultraortodossi hanno potuto beneficiare dell’esenzione.