Le aggressioni della “coppia dell’acido”, che in realtà erano tre persone

A Milano, nel 2014, due vittime subirono danni gravissimi e permanenti, una ragazza e due ragazzi vennero arrestati: processi e perizie psichiatriche cercarono di capire le motivazioni di quegli attacchi

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Nel 2014 a Milano tre ragazzi furono aggrediti con l’acido. Due di loro riportarono danni gravissimi e sono stati sottoposti negli anni a decine di interventi chirurgici di ricostruzione. Il terzo riuscì a proteggersi e a scappare. Un quarto ragazzo subì invece un tentativo di evirazione. Per quelle aggressioni (il termine utilizzato è vitriolage) vennero arrestate tre persone: una coppia e un loro amico.

Le due nuove puntate di Indagini raccontano la storia della cosiddetta coppia dell’acido, che in realtà erano tre persone, di come e perché compirono quelle aggressioni. Nel corso dei processi venne analizzato il rapporto che c’era tra loro e come quel rapporto portò alla decisione di “purificare” la vita precedente della ragazza colpendo coloro che con lei avevano avuto rapporti. I due principali protagonisti di questa vicenda vennero sottoposti a perizia psichiatrica e furono definiti capaci di intendere e di volere.

È anche la storia di come fu difficile a livello giudiziario distinguere se uno degli imputati, soprattutto all’interno della coppia, avesse più responsabilità dell’altro. All’inizio i due si protessero, poi si accusarono a vicenda. Ed è la storia di una vicenda giudiziaria difficile e parallela: quella che decise l’adottabilità del loro figlio, nato poche settimane dopo l’arresto.

Le due puntate di Indagini sulle aggressioni con l’acido avvenute a Milano nel 2014 sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui), e sulle principali piattaforme di podcast.