La rapina armata contro la sede della Mondialpol di Sassari, in Sardegna

Un gruppo di persone armate con pistole e fucili ha sfondato le recinzioni dell'azienda con un escavatore, e ha creato molto scompiglio durante la fuga

(Ansa/Vincenzo Garofalo)
(Ansa/Vincenzo Garofalo)
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Venerdì sera a Sassari, in Sardegna, un gruppo di persone armate (almeno 20, secondo quanto scritto da La Nuova Sardegna) ha rapinato la sede della Mondialpol, un’azienda privata che si occupa di gestire la sicurezza di porti e aeroporti: i membri del gruppo erano armati di pistole e fucili automatici, sempre secondo i media, e la rapina e la fuga hanno creato grosso scompiglio in città.

Il gruppo ha sfondato il muro di recinzione utilizzando un escavatore e, dopo aver fatto ingresso nel cortile della sede e sparato in aria alcuni colpi per spaventare le guardie giurate, è entrato nel caveau della Mondialpol. Sempre secondo i giornali locali, il gruppo ha rubato diverse sacche di denaro in contanti, ma l’entità del furto non è ancora chiara.

I rapinatori sono poi fuggiti su un furgone, un Fiat Ducato bianco. Durante la fuga – ma con dinamiche che ancora non sono del tutto chiare – i rapinatori hanno anche incendiato alcune auto parcheggiate in strada, probabilmente per rendere più difficile l’inseguimento. Secondo quanto scrivono i giornali locali, avrebbero disseminato un altro tratto di strada con dei chiodi.

In un video circolato sui social media, si vede una parte del commando sparare contro un’auto dei carabinieri che li aveva incrociati. Dopo aver fatto perdere le proprie tracce, i rapinatori sono riusciti a imboccare la statale 131 in direzione Cagliari.

Non è la prima volta che il caveau della Mondialpol di Sassari viene assaltato con modalità simili: nel 2016 dei rapinatori avevano rubato 10 milioni di euro.

La Mondialpol è un’azienda di sicurezza privata che si occupa di vigilanza e videosorveglianza per negozi, enti pubblici e banche, anche se la sua specializzazione è la vigilanza di porti e aeroporti.