Il dibattito fra Joe Biden e Donald Trump in cinque video
Le esitazioni del candidato Democratico, uno strano scambio sul golf, gli insulti, "una moralità da gatto randagio” e le dichiarazioni sulla guerra a Gaza sono stati alcuni dei momenti più notevoli
Il primo dibattito fra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti nella notte fra giovedì e venerdì era considerato un momento potenzialmente centrale in vista delle elezioni di novembre: è stato in effetti notevole. Il presidente Democratico Joe Biden sperava di ridurre o cancellare i dubbi sulle sua forma fisica e mentale, ma non ci è riuscito. La sua performance è stata fragile, si è impappinato spesso e non è sembrato sempre pronto o lucido. Ha provato ad attaccare Donald Trump sulle molte questioni che lo riguardano, risultando però poco efficace. Il Repubblicano ha ripetuto molte delle bugie utilizzate in campagna elettorale, ma non ha dovuto fare granché per risultare il vincitore del confronto televisivo. I contenuti sono passati in secondo piano rispetto all’impressione di poca energia e affaticamento data da Biden.
Due dei momenti in cui Biden ha perso maggiormente il filo sono stati all’inizio del dibattito, quando ha parlato in modo confuso delle politiche per limitare l’immigrazione dal confine meridionale col Messico, permettendo a Trump di commentare «Non so cosa abbia detto e non credo che lo sappia nemmeno lui» e quando ha cercato di esporre i suoi risultati sulla sanità, elencando una serie di numeri, confondendosi e bloccandosi. Mentre stava per finire il tempo a sua disposizione, ha chiuso con un «abbiamo sconfitto il Medicare», cioè il programma sanitario pubblico per gli anziani (voleva dire probabilmente «abbiamo sconfitto il Covid»). Trump ovviamente ne ha approfittato: «Hai ragione, lo hai colpito e affondato».
La questione dell’età è stata oggetto di una specifica domanda e ha portato a uno strano scambio in cui i due candidati (Biden 81enne, Trump 78enne) si sono messi a discutere delle loro prestazioni sul campo da golf, con Biden che ha parlato anche dei problemi di peso di Trump. Lo scambio sulle loro capacità golfistiche si è chiuso con Trump che diceva «Non comportiamoci come bambini» e Biden che ha risposto «Tu sei un bambino».
Quando la discussione si è spostata sui veterani di guerra, un tema sempre molto sentito negli Stati Uniti, Biden ha ricordato una frase di Trump del 2020 in cui definiva i soldati morti in combattimento «idioti e perdenti» (frase che Trump nega di aver detto). Biden ha detto: «Mio figlio non è un idiota e un perdente, tu sei un idiota e un perdente». Il riferimento è al figlio Beau, che come militare partecipò alla guerra in Iraq e morì di tumore nel 2015: la famiglia Biden collega l’insorgere della malattia a sostanze tossiche con cui era venuto a contatto in Iraq.
Biden è stato poco incisivo sui temi considerati più pericolosi per Trump, come l’aborto o l’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021. Ha citato una sola volta la condanna penale del candidato Repubblicano a New York. Quel caso era legato al pagamento irregolare per nascondere una sua relazione sessuale con l’attrice porno Stormy Daniels. Biden ha detto: «Hai fatto sesso con una attrice porno mentre tua moglie era incinta, hai la moralità di un gatto randagio». L’espressione in inglese morals of an alley cat si riferisce a chi ha una vita sessuale promiscua, una cosa come “passi da un letto a un altro”. Trump ha negato di avere fatto sesso con Stormy Daniels.
Trump durante tutto il dibattito ha detto o ripetuto una serie di cose chiaramente false. Ha accusato Biden di «essere pagato dalla Cina», di aver «incoraggiato la Russia a invadere l’Ucraina», di aver «orchestrato» il processo di New York, di aver creato posti di lavoro «solo per gli immigrati irregolari», di voler legalizzare l’aborto anche «dopo la nascita del feto». Ha dipinto in modo idilliaco ed eccessivamente positivo i suoi quattro anni di presidenza, soprattutto per quel che riguarda i risultati economici. Ha risposto a una domanda sulla guerra a Gaza dicendo che Biden dovrebbe permettere agli israeliani di «finire il lavoro»: «Ma lui si è trasformato in un palestinese, solo che non piace nemmeno ai palestinesi perché è un palestinese debole».