Il presidente del Centro Nazionale del Cinema francese è stato condannato a tre anni di carcere per violenza sessuale
Dominique Boutonnat, il presidente del Centro Nazionale del Cinema (CNC) francese, è stato condannato a tre anni di carcere per violenza sessuale: era stato accusato dal suo figlioccio per dei fatti avvenuti nel 2020. Subito dopo l’annuncio della condanna Boutonnat si è dimesso dalla presidenza del CNC, un’agenzia del ministero della Cultura francese incaricata di finanziare, promuovere e regolamentare la produzione di film in Francia. Tra le altre cose l’agenzia deve anche stabilire le regole contro gli abusi sessuali nell’industria cinematografica.
Boutonnat era stato accusato dal suo figlioccio di averlo baciato forzatamente e masturbato senza il suo consenso, dopo una sera in cui entrambi avevano bevuto molto durante una vacanza in Grecia, nel 2020. Al tempo il figlioccio aveva 19 anni. Boutonnat ha contestato la versione dei fatti data dal figlioccio, ritenuta però più credibile dal tribunale, e ha detto che ricorrerà in appello contro la sentenza. La condanna prevede che sconti un anno ai domiciliari e due anni in libertà condizionale.
Da tempo in Francia sono aumentate le denunce contro gli abusi e le violenze sessuali compiute nel mondo del cinema, anche grazie all’attivismo dell’attrice e regista Judith Godrèche: la situazione viene paragonata al movimento del #MeToo statunitense, partito nel 2017 dalle accuse rivolte al produttore cinematografico statunitense Harvey Weinstein.