Cosa fare se si incontra un orso

Nei mesi estivi può capitare di vederne durante le escursioni in montagna in Trentino e in Abruzzo: ci sono norme di comportamento generali da seguire per evitare incidenti

Un orso bruno tra gli alberi
L'orso M49, noto anche come Papillon, in un'area recintata del parco faunistico di Spormaggiore, in provincia di Trento, il 21 settembre 2020 (Alessio Mamo/Redux)
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Si stima che in Italia ci siano circa 139 orsi liberi: 98 orsi bruni in Trentino e 41 orsi bruni marsicani tra Abruzzo, Lazio e Molise. Dato che i boschi in cui vivono sono attraversati da strade e confinano con paesi, case e altre strutture usate dalle persone, e visto che possono essere frequentati da escursionisti, capita ogni tanto che qualcuno incontri un orso. Nella maggior parte dei casi noti non ci sono state conseguenze negative per le persone, ma nel 2023 per la prima volta c’è stata un’aggressione mortale in Trentino.

Per evitare ogni forma di scontro con gli orsi sia la provincia autonoma di Trento che il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise danno una serie di raccomandazioni su cosa fare in caso di incontri con uno o più orsi, disponibili online e riportate su cartelli e altro materiale informativo nel territorio in cui gli orsi possono trovarsi. In Trentino sono in corso di installazione più di 680 nuovi cartelli che segnalano la possibile presenza di orsi in aree frequentate dagli escursionisti e circa 80 cartelli che riportano tutte le principali norme di comportamento. Sono anche state stampate 150mila brochure da distribuire per informare residenti e turisti.

Le “regole di coesistenza” della provincia di Trento, su cui si basano le indicazioni in questo articolo, sono validate dall’International Association for Bear Research and Management (IBA), una ong di esperti di orsi di 45 paesi del mondo.

Premesse
La premessa fondamentale è che salvo eccezioni gli orsi bruni europei, che sono animali onnivori ma mangiano prevalentemente vegetali, temono le persone e tendono a evitarle. Possono però comportarsi in modo aggressivo se percepiscono una minaccia per sé o per i propri piccoli, nel caso delle orse. Per questo gli incontri a distanza ravvicinata, che possono spaventare gli orsi, devono essere evitati. Quando si passeggia in montagna in zone dove vivono gli orsi è una buona precauzione parlare a voce alta o fare altri rumori per segnalare la propria presenza: sentendo dei rumori un eventuale orso nelle vicinanze si allontanerà spontaneamente.

Un’altra buona abitudine è spostarsi in gruppi di persone, che sono più rumorosi (e odorosi): per gli animali è più facile notarli e tenersene alla larga. Per chi fa delle escursioni insieme a uno o più cani, è fondamentale tenerli legati al guinzaglio, per evitare che possano avvicinarsi a un orso e poi spingerlo ad avvicinarsi.

Le interazioni tra una persona e un orso sono comunque rare in Italia e nella maggior parte dei casi l’orso si dimostra indifferente o si allontana. L’ultimo Rapporto Grandi Carnivori della provincia di Trento dice che dal 2008 al 2023 sono state registrate 213 «interazioni uomo-orso»: nel 71 per cento dei casi l’orso si è allontanato o si è mostrato indifferente; nel restante 29 per cento dei casi (62 episodi in 15 anni) ha avuto un comportamento aggressivo. Sempre secondo la provincia il numero di interazioni in cui l’orso si allontana spontaneamente è probabilmente maggiore: in questi casi spesso si ritiene superfluo segnalare gli incontri alle autorità. Anche tra i comportamenti aggressivi comunque rientrano cose diverse: solo nel 10 per cento dei casi di comportamenti aggressivi gli orsi hanno inseguito le persone e solo nel 13 per cento dei casi di comportamenti aggressivi c’è stato un contatto fisico.

Cosa fare in caso di incontro con un orso
1. Se l’orso non ci ha visti, torniamo silenziosamente e lentamente sui nostri passi, senza perderlo di vista. Se l’orso è un piccolo, è probabile che nelle vicinanze ci sia la madre, quindi bisogna fare maggiore attenzione. Non bisogna avvicinarsi, né gridare per chiamare qualcun altro o fermarsi per fotografare l’orso.

2. Se l’orso nota la nostra presenza e si allontana (è il caso più comune), aspettiamo prima di proseguire sul nostro cammino, evitando di muoverci nella sua stessa direzione. Non bisogna seguirlo (nemmeno in automobile).

3. Se l’orso nota la nostra presenza e si alza sulle zampe posteriori, rimaniamo fermi e parliamo con tono di voce calmo. Gli orsi non si alzano sulle zampe posteriori per aggredire, ma per capire meglio cos’hanno davanti: il loro senso della vista non è particolarmente sviluppato, a differenza dell’olfatto, e alzandosi hanno una percezione migliore di ciò che li circonda.

Un gruppo di ragazzi leggono un cartello che dà istruzioni su cosa fare in caso di incontro con un orso

Uno dei cartelli che spiegano cosa fare in caso di incontro con un orso installati in Trentino nel giugno del 2024 (Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento)

4. Se l’orso resta fermo, allontaniamoci lentamente, senza correre e senza perdere di vista l’animale, parlando sempre con tono di voce calmo. Non ha senso rifugiarsi su un albero perché gli orsi sono molto abili ad arrampicarsi.

5. Se l’orso ci segue mentre ci stiamo allontanando, continuiamo a retrocedere lentamente senza voltargli le spalle, parlando con tono calmo.

6. Se l’orso mostra segni di aggressività attraverso vocalizzi, soffi o zampate a terra, vuole farci allontanare. Anche in questo caso retrocediamo lentamente senza perdere di vista l’animale, senza correre.

7. Se però l’orso ha un atteggiamento aggressivo e si avvicina, anche correndo, restiamo fermi, senza gridare.

8. Se avviene un attacco con contatto fisico (un’eventualità molto rara), stendiamoci al suolo a faccia in giù, con le dita delle mani intrecciate dietro il collo e le braccia a proteggere la testa, restando immobili finché l’orso interrompe l’azione e si allontana. Non gridiamo e non tentiamo di colpire l’orso. Se indossiamo uno zaino, non tentiamo di liberarcene, potrebbe essere utile per proteggersi.

9. La provincia di Trento raccomanda di avvisare le autorità degli incontri con gli orsi in cui gli animali hanno un comportamento aggressivo appena possibile, chiamando il numero di emergenza 112. In caso di semplici avvistamenti, è comunque bene avvisare le autorità attraverso il corpo forestale, per la raccolta di informazioni sul territorio degli animali.

Le raccomandazioni cambiano con altri orsi?
In Nord America vivono orsi diversi da quelli europei, gli orsi neri (Ursus americanus) e varie sottospecie di orsi bruni, tra cui la più numerosa è quella dei grizzly (Ursus arctos horribilis). Il National Park Service degli Stati Uniti raccomanda di chiedere istruzioni su come comportarsi in caso di incontro con un orso alle autorità del parco che si sta visitando, perché i comportamenti degli orsi possono variare in base al territorio. In linea generale dà indicazioni analoghe a quelle italiane.

L’unica differenza rilevante riguarda l’atteggiamento da tenere nel raro caso in cui si sia attaccati da un orso nero, la specie di dimensioni minori e più diffusa negli Stati Uniti: non bisogna sdraiarsi a terra e fingersi morti ma tentare di scappare, o reagire all’attacco se non è possibile allontanarsi.

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