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  • Venerdì 28 giugno 2024

Il brodo dei noodles istantanei sta danneggiando l’ecosistema del monte più alto della Corea del Sud

Sull'isola di Jeju l'abitudine degli escursionisti di versare in natura gli avanzi del pranzo sta rendendo i prati e i corsi d'acqua troppo salati

(China Photos/Getty Images)
(China Photos/Getty Images)

In Corea del Sud, sull’isola vulcanica di Jeju, che si trova nel Mar cinese orientale ed è molto frequentata dai turisti locali, l’abitudine degli escursionisti di mangiare i noodles in brodo istantanei (quelli in scatola a cui va aggiunta l’acqua bollente) durante le passeggiate in montagna e di versare gli avanzi sull’erba sta diventando un problema per l’ecosistema. Le conseguenze si stanno sentendo in particolare sul monte Halla, la cima più alta della Corea del Sud con 1.947 metri, patrimonio Unesco e con un parco naturale piuttosto delicato, con specie animali e vegetali autoctone rare.

Questa abitudine è problematica perché il brodo dei noodles contiene molto sale, che può finire nei corsi d’acqua e contaminarli, alterando l’ecosistema per insetti e anfibi, ma può causare problemi anche alle specie vegetali più delicate che si trovano all’interno del parco naturale, e attirare animali come corvi, tassi e donnole che creerebbero un ulteriore squilibrio all’ecosistema.

«Gli insetti acquatici che vivono solo in acque pulite, come le libellule, le larve di libellula e le salamandre dell’isola di Jeju, non riescono a sopravvivere a causa dell’esposizione al sale», si legge in un post pubblicato a marzo sul profilo Facebook del parco naturale. «Inoltre, le piante speciali del monte Halla si stanno estinguendo nel terreno contaminato a causa della zuppa buttata vicino al rifugio».

In generale sull’isola le regole per gli escursionisti sono molto rigide: dappertutto nei percorsi di montagna ci sono cartelli che indicano divieti, di fumare, di bere alcol e di lasciare spazzatura in giro, che vengono puniti con multe anche molto alte, oltre i mille euro.

In certi punti però, come al rifugio Witse-oreum, ci sono delle aree ristoro dove i visitatori hanno la possibilità di consumare del cibo: tipicamente noodles  e ramen istantanei che preparano con l’acqua calda che si portano dietro all’interno dei thermos. Nonostante nel parco siano stati posizionati dei contenitori appositi da 60 litri per buttare il brodo e gli avanzi una volta finito di mangiare, molti escursionisti continuano a versarlo sull’erba attorno al rifugio.

@mukjbb 정상에서 먹는 라면맛 최고👍🏻 #제주도 #jeju #1950m #한라산 ♬ 오리지널 사운드 – JBB

Secondo le autorità del parco succede di più durante l’alta stagione, in primavera e in estate, quando i turisti arrivano a versare nell’ambiente fino a 100-120 litri di brodo al giorno. Per prevenire questi comportamenti, l’ufficio di gestione del parco ha lanciato una campagna con cartelli e post informativi sui social, ma ha anche iniziato a fare dei controlli più frequenti nel parco.