Joe Biden ha risposto alle critiche dopo il dibattito con Donald Trump
«Non mi candiderei di nuovo se non credessi con tutto il cuore e l'anima che posso fare questo lavoro» ha detto venerdì durante un raduno dei Democratici, smentendo le voci di una sua possibile sostituzione come candidato alla presidenza
Venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha partecipato a un raduno dei Democratici a Raleigh, la capitale dello stato americano del North Carolina, durante il quale ha detto che vuole battere Donald Trump, il principale candidato del partito Repubblicano, alle prossime elezioni presidenziali.
È stata la prima dichiarazione pubblica di Biden dopo il dibattito con Trump andato in onda sulla rete televisiva CNN nella notte tra giovedì e venerdì, in cui si era impappinato spesso e non era sembrato sempre pronto o lucido. Per questo motivo, dopo il confronto – che era stato giudicato «un disastro» – si era tornati a discutere di un’ipotesi finora ritenuta remota: ossia che Biden potesse essere sostituito come candidato del partito Democratico.
Durante il comizio Biden è apparso decisamente più energico e sicuro rispetto alla sera prima: ha provato a ridurre o cancellare gli scetticismi sulla sua forma fisica e mentale e a ricompattare gli elettori Democratici, fugando così le voci relative a una sua possibile sostituzione per le elezioni di novembre.
«So di non essere giovane, per dire l’ovvio. Non cammino più con la stessa facilità di una volta, non parlo più con la stessa fluidità di una volta, non dibatto più bene come una volta. Ma so come dire la verità, e so come fare questo lavoro», ha detto parlando della sua deludente performance durante il dibattito con Trump. Ha poi aggiunto:
«Non mi candiderei di nuovo se non credessi con tutto il cuore e l’anima che posso fare questo lavoro. La posta in gioco è troppo alta».
Biden ha anche parlato delle molte falsità che Trump aveva detto durante il confronto: «ha stabilito, e lo dico sinceramente, un nuovo record per il maggior numero di bugie pronunciate in un singolo dibattito». Ha anche fatto riferimento all’assalto al Congresso del 6 gennaio del 2021 e alla condanna penale del candidato Repubblicano a New York, argomenti che aveva trattato soltanto di sfuggita la sera prima.
«Ho pensato tra me e me, Donald Trump non è solo un criminale condannato. Donald Trump è un’ondata di criminalità in un solo uomo».
Nel confronto di ieri Biden aveva provato ad attaccare Trump sulle molte questioni che lo riguardano, come il diritto all’aborto e l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021, risultando però poco efficace e perdendo spesso il filo del discorso.
Due dei momenti in cui Biden era sembrato più confuso erano stati all’inizio del dibattito, quando aveva parlato in modo disordinato delle politiche per limitare l’immigrazione dal confine meridionale col Messico, permettendo a Trump di commentare «Non so cosa abbia detto e non credo che lo sappia nemmeno lui» e quando aveva cercato di esporre i suoi risultati sulla sanità, elencando una serie di numeri, confondendosi e bloccandosi.
– Leggi anche: Il dibattito fra Joe Biden e Donald Trump in cinque video
Mentre stava per finire il tempo a sua disposizione, ha chiuso con «abbiamo sconfitto il Medicare», cioè il programma sanitario pubblico per gli anziani (voleva dire probabilmente «abbiamo sconfitto il Covid»). Trump ovviamente ne aveva approfittato: «Hai ragione, lo hai colpito e affondato».
Il secondo e ultimo dibattito fra Biden e Trump dovrebbe tenersi il 10 settembre, organizzato da ABC News. In tutto questo, all’inizio di luglio verrà resa nota la pena che Trump dovrà scontare, poi inizierà la convention dei Repubblicani. La convention dei Democratici, che allo stato attuale dovrebbe quindi ratificare la scelta di Biden come candidato del partito, si terrà invece in agosto a Chicago.