Nell’ultima settimana a Karachi, in Pakistan, sono morte più di 500 persone, probabilmente a causa del caldo
A Karachi, la città più popolosa del Pakistan, un’organizzazione locale che si occupa di soccorso sanitario ha detto che negli ultimi sei giorni ha raccolto e portato all’obitorio più di 560 corpi di persone morte molto probabilmente a causa delle alte temperature: 141 solo nella giornata di martedì. L’Ospedale Civile di Karachi ha detto di aver ricoverato per via di colpi di calore 267 persone fra domenica e mercoledì. Il dottor Sheikh, che lavora nell’ospedale, ha detto alla BBC che la maggior parte delle persone ricoverate aveva tra i 60 e i 70 anni, anche se c’erano anche delle persone intorno ai 45 anni e qualche ventenne.
Nel fine settimana le temperature nella città, che ha 25 milioni di abitanti, hanno superato i 40 gradi, ma l’alta umidità fa percepire fino a 49 gradi. Questa ondata di calore si sta verificando ormai da diverse settimane: il mese scorso nella provincia di Sindh, di cui Karachi è la capitale, erano state registrate temperature superiori ai 50 gradi, secondo Reuters. Il Pakistan non è l’unico stato che sta avendo problemi in questo ambito: in queste settimane migliaia di persone stanno morendo a causa del caldo in diversi paesi del mondo, specialmente in India, che sta attraversando una delle peggiori ondate di calore della sua storia da oltre un mese, e in Arabia Saudita, dove si è da poco concluso lo Hajj, il consueto pellegrinaggio annuale dei fedeli dell’Islam verso la Mecca.
Gli esperti attribuiscono la colpa di questi fenomeni estremi al cambiamento climatico e al momento sono anche preoccupati per la stagione dei monsoni, che quest’anno in Pakistan dovrebbe arrivare in anticipo ed essere più abbondante del previsto.