I Cybertruck continuano a dare problemi a Tesla

La società di Elon Musk ha annunciato un nuovo richiamo di oltre 11mila veicoli, alimentando nuovi dubbi sulla qualità del suo costoso pick-up

(EPA/CLEMENS BILAN)
(EPA/CLEMENS BILAN)
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La società produttrice di automobili elettriche Tesla ha richiamato per la quarta volta in sette mesi migliaia di Cybertruck, i suoi pick-up messi in vendita alla fine dello scorso anno con un design squadrato molto riconoscibile. Il richiamo interessa 11.688 veicoli prodotti quest’anno e secondo vari commentatori è una conferma di quanto fu accelerata la messa in vendita del nuovo prodotto, dopo che l’azienda aveva accumulato ritardi nel suo sviluppo. La produzione stessa di Cybertruck si è rivelata più complessa del previsto e Tesla sta faticando ad aumentarla per raggiungere la domanda.

Cybertruck è lungo 5,7 metri e ha una larghezza di 2 metri, mentre nel punto più alto raggiunge un’altezza di 1,8 metri. La sua massa complessiva è intorno alle 3 tonnellate, è tra i pick-up più grandi in vendita negli Stati Uniti e di sicuro uno dei più discussi degli ultimi anni. Fu presentato per la prima volta da Elon Musk, il CEO di Tesla, nel 2019 come un veicolo ispirato all’estetica del film Blade Runner, con una carrozzeria luccicante in acciaio inossidabile. Musk annunciò che i primi modelli sarebbero stati prodotti entro il 2021, ma la scadenza fu rivista e le prime consegne risalgono alla fine di novembre del 2023.

Da allora Cybertruck ha ricevuto recensioni non sempre generose, soprattutto per la qualità dei materiali e l’assemblaggio, inferiore rispetto a quello degli altri modelli prodotti da Tesla, nonostante il prezzo di partenza intorno ai 60mila dollari (è venduto solamente nel Nord America). La carrozzeria resiste ai proiettili, almeno fino a un certo punto, ma tende ad arrugginire e alcuni proprietari consigliano di non esporla subito al Sole dopo averla lavata o di asciugare il veicolo dopo la pioggia.

A questi problemi nel corso del tempo si sono aggiunti quelli di sicurezza, che hanno reso necessario il richiamo di migliaia di Cybertruck per varie riparazioni e aggiornamenti a carico dell’azienda. Il richiamo da poco annunciato riguarda il grande tergicristallo del veicolo che in alcuni casi potrebbe smettere di funzionare a causa di una scorretta gestione dell’alimentazione elettrica del suo motore. Il guasto si potrebbe verificare in qualsiasi momento bloccando parte della visibilità attraverso il parabrezza. Per questo motivo oltre 11mila Cybertruck dovranno essere portati nelle officine di Tesla per una sostituzione gratuita del motore che aziona il tergicristallo.

Contestualmente a quel richiamo, Tesla ne ha emesso un altro che riguarda invece un pezzo del rivestimento del pianale del pick-up. Non essendo assicurato in modo adeguato, in alcuni casi potrebbe staccarsi finendo contro altri veicoli. La società ha spiegato che il rivestimento è assicurato al pianale con un adesivo e che potrebbe esserci stato qualche errore nella fase di assemblaggio in fabbrica.

Tesla provvederà alle riparazioni gratuitamente, ma i tempi potrebbero essere lunghi e alcuni proprietari si erano lamentati per un precedente richiamo con lunghe liste di attesa per un problema all’acceleratore. In quel caso Tesla aveva richiamato 4mila Cybertruck perché un componente del pedale dell’acceleratore poteva allentarsi, causando problemi di sicurezza alla guida. La riparazione richiedeva pochi minuti per essere effettuata, ma c’erano state comunque proteste dai proprietari per i giorni di attesa in cui non avrebbero potuto utilizzare il loro veicolo.

Nonostante i problemi emersi in pochi mesi di commercializzazione, la domanda per Cybertruck non sembra essere diminuita, almeno a giudicare dai due milioni di prenotazioni che l’azienda aveva raccolto negli scorsi anni quando stava ancora sviluppando il pick-up. Tesla non fornisce però dati sulle vendite dei propri vari modelli quando presenta i dati trimestrali, di conseguenza l’effettiva quantità di Cybertruck venduti finora non è nota.

A inizio giugno Musk aveva detto che Tesla aveva raggiunto il picco di produzione, con circa 1.300 Cybertruck prodotti ogni settimana nei propri impianti. Entro fine anno prevede di arrivare a una produzione settimanale di 2.500 Cybertruck, con una produzione a pieno regime di almeno 125mila pick-up all’anno.